Hotel Rigopiano, non una ma tante valanghe nella zona. Renzi stronca le polemiche: “Che squallore”
PESCARA, 28 gennaio – Proseguono le indagini, i rilievi e gli accertamenti sul disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola. Sulla base di quanto emerso, non una ma tante valanghe sono precipitate dai bordi del crinale verso valle nella zona di Rigopiano. A confermarlo sono inquirenti e soccorritori.
Ora che le condizioni meteo sono migliorate, infatti, i mezzi che sorvolano la zona hanno avuto modo di notare diverse slavine. Alcune avrebbero prodotto effetti minori e meno estesi, ma sono stati notati alberi rasi al suolo e strisce prive di vegetazione. Nei prossimi giorni gli esperti di valanghe si recheranno di nuovo nella zona dell’hotel per compiere ulteriori valutazioni peritali.
Nel frattempo la Procura di Pescara ha acquisito un sms che un operaio della Provincia ha inviato ad un suo superiore due ore e mezza prima della valanga, per comunicare che c’erano “due turbine dell’Anas disponibili a Penne”. Il messaggio è stato inviato dopo che il cantoniere ha notato una turbina dell’Anas ferma ai bordi della statale 81. Da successivi riscontri sembrerebbe che l’operatore della turbina dell’Anas si fosse soltanto fermato a prendere un caffé dopo 8 ore di lavoro continuato e che alle 19,34, dopo che è stato dato l’allarme sull’Hotel Rigopiano, un nuovo operatore Anas sia stato allertato su richiesta della Provincia.
Non si placano intanto le polemiche, che registrano anche l’intervento di Matteo Renzi.
“Che squallore – ha detto oggi l’ex premier dall’assemblea degli amministratori del Pd a Rimini – quando un minuto dopo la tragedia di Rigopiano si è cercato di gettare fango sulla protezione civile e su volontari che salvavano vite”.