LORETO APRUTINO, 29 gennaio – Bagno di folla, questa mattina nella chiesa di Loreto Aprutino, per l’ultimo viaggio di Piero Di Pietro e a sua moglie Barbara Nobilio, estratti senza vita dalle macerie dell’Hotel Rigopiano di Farindola, travolto dalla valanga del 18 gennaio scorso.

A distanza di quattro giorni dai funerali di Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, il piccolo comune del Pescarese è tornato a rivivere il dolore per la tragedia costata la vita a quattro membri della comunità locale.

Oltre tremila hanno partecipato alle esequie della coppia loretese. Nelle prime file i familiari, affranti per la perdita dei loro cari. Tra i presenti diversi rappresentanti delle istituzioni, come il presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, il consigliere regionale Camillo D’Alessandro, il sindaco Gabriele Starinieri e tanti altri amministratori abruzzesi. In bella vista anche il Gonfalone del Comune di Pescara.

Di Pietro era molto noto nel mondo del calcio locale, per essere stato il tecnico della formazione maggiore e delle giovanili del Lauretum, la squadra di calcio del paese, che ha preso parte alla cerimonia con tutti i ragazzi delle varie formazioni giovanili. Presenti anche rappresentanze delle squadre dell’Aquila, del Sulmona, del Francavilla e del Pianella, con cui Di Pietro aveva giocato. Sulla bara una maglia biancazzurra, donata dalla Pescara Calcio.

Al termine della funzione religiosa, officiata dal parroco don Cesare, oltre alla figlia Federica hanno voluto ricordare Piero Di Pietro anche Antonio Montanaro, dirigente di Esercizio della società di Trasporti Tua, di cui l’uomo era dipendente, e il presidente della Figc Abruzzo, Daniele Ortolano.