Decine di allevamenti distrutti da neve e terremoto, Nas al lavoro nel Teramano
TERAMO, 3 febbraio – Cedimenti strutturali, crolli, assenza di acqua potabile, di energia elettrica e difficoltà di approvvigionamento di mangime e foraggio: gravissimi danni negli allevamenti e nelle aziende zootecniche del Teramano, a causa del terremoto, della neve e del maltempo. Per supportare gli operatori sono in azione anche i Carabinieri del Nas di Pescara, i quali, in collaborazione con il servizio veterinario della Asl e con l’Istituto zooprofilattico di Teramo, hanno visitato nove allevamenti suini, sei ovicaprini, due bovini e due equini ed hanno monitorato il trasferimento di 1.235 suini verso strutture della zona dichiarate agibili.
Le attività sono state avviate lo scorso 21 gennaio dal Coordinamento regionale per l’emergenza zootecnica, che si è tenuto in Prefettura, a Teramo. In quella sede si è stabilito, tra l’altro, di costituire una task force per la vigilanza delle aziende zootecniche che si trovano nelle aree colpite da sisma e maltempo. Centinaia, infatti, gli allevamenti interessati. Al centro dell’attività di vigilanza sanitaria condotta dai militari del Nas vi è il benessere degli animali.
Sono state seguite le operazioni di sgombero di neve, mediante turbine, lungo i tratturi che portano fino alle aziende zootecniche, per consentire l’approvvigionamento di mangime e foraggio. Sono stati interessati i sindaci competenti per l’emissione delle relative ordinanze, utili a poter consentire, mediante ditte specializzate, la rimozione delle carcasse degli animali morti, potenzialmente fonte di rischi sanitari. È stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl, nei casi in cui i crolli hanno interessato strutture in eternit. È stata disposta la ricollocazione dei capi di bestiame vivi rinvenuti in strutture precarie e igienicamente non più idonee. Sono stati ispezionati i locali di stoccaggio latte, annessi alle aziende zootecniche, per la valutazione dell’idoneità strutturale e sanitaria.