Omicidio Vasto, il parroco ai funerali di D’Elisa: “Basta odio sui social media”
VASTO, 4 febbraio – Nel giorno dell’interrogatorio in carcere di Fabio Di Lello sono centinaia le persone che nella chiesa del Sabato Santo, a Vasto, si sono strette attorno al dolore dei familiari di Italo D’Elisa, il ventunenne che aveva investito ed ucciso Roberta Samargiassi, moglie di Di Lello, ed ammazzato da quest’ultimo a colpi di pistola mercoledì scorso davanti al ‘Drink Bar’ in via Perth.
Amici, parenti, ma anche semplici conoscenti, che dopo essersi mossi in corteo dall’ospedale della città, dove era stata allestita la camera ardente, si sono ritrovati nella chiesa del Sabato Santo per l’ultimo saluto ad Italo, con l’arrivo della salma accolto da una marcia sinfonica suonata dalla banda di Chieti. A celebrare i funerali il parroco don Antonio Totaro, che ha ammonito tutti invitando a fermare l’odio che corre sui social media, ricordando come in questa tragedia abbiano perso tutti.
“Si fermi questa ondata di odio. Basta con questa violenza. Non si può andare avanti con l’odio. Due vite completamente spezzate. Ha perso la città. Noi abbiamo perso – ha detto il religiosio – E’ qui presente il fratello di Roberta. Queste morti riportino nella nostra comunità un po’ di serenità. Basta con i social media. Dobbiamo tornare a parlare tra di noi. Senza conoscere abbiamo condannato” .
Fuori alla Chiesa gli amici di Italo hanno esposto uno striscione con la scritta “Il tuo sorriso resterà sempre nei cuori”.
Intanto, mentre si celebravano i funerali del ventunenne, nel carcere di Torre Sinello a Vasto si svolgeva davanti al gip Caterina Salusti,l’interrogatorio di garanzia di Fabio Di Lello, il 34enne arrestato per aver sparato a D’Elisa e al quale gli inquirenti contestano l’accusa di omicidio volontario premeditato. Da quanto si apprende nel corso dell’interrogatorio Di Lello, assistito dagli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.
Intanto le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Vasto proseguono senza sosta per delineare tutti i contorni della vicenda. Proprio nelle ultime ore i militari hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza del cimitero dove Di Lello si è recato, come ogni giorno, anche mercoledì, dopo avere sparato a D’Elisa e dove aveva lasciato, poggiata sulla tomba della moglie, la calibro 9 usata poco prima.