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Pescara, stazione ferroviaria inadeguata: la protesta di Federconsumatori / FOTO

Pescara, stazione ferroviaria inadeguata: la protesta di Federconsumatori / FOTO

PESCARA, 16 febbraio – Atrio gelido, acqua che scende dal tetto nei giorni di pioggia, scale mobili spesso ferme. Sono anni che la stazione ferroviaria di Pescara è ormai vittima di una terribile incuria gestionale. Con servizi per i viaggiatori, sia a breve che a lunga percorrenza, che sono scarsi se non inesistenti. Federconsumatori ne fa un piccola, ma consistente panoramica.

L’associazione si rivolge, innanzitutto, al Comune:

“E’ stata una bella idea dell’Amministrazione Comunale di Pescara scrivere sulla strada pedonale che collega la vecchia alla nuova stazione ferroviaria i saluti ai turisti che vanno e che vengono. Ma sarebbe ancora più interessante se i nostri Amministratori riuscissero ad imporre  ai responsabili di Centostazioni un miglioramento della qualità del servizio della stazione ferroviaria”.

Perché la situazione che si presenta ai viaggiatori non è certo quella che dovrebbe offrire una stazione importante:

“Da anni, dopo ogni pioggia, l’atrio dell’ex nuova stazione ferroviaria viene invasa da secchi gialli e blu, collocati per tentare di raccogliere l’acqua piovana. Una famiglia normale se è costretta a subire l’acqua piovana dentro casa fa riparare il tetto. I responsabili di Centostazioni riempiono di secchi l’atrio della stazione di Pescara, e li corredano di piccole sagome gialle per avvisare i passeggeri di non scivolare”.

Che in effetti non è uno spettacolo magnifico, ma non basta:

“Un ulteriore grave problema è la pessima temperatura nell’unico spazio destinato all’attesa dei treni: l’atrio della stazione. Al punto che durante l’inverno la temperatura esterna alla stazione è superiore a quella interna. Forse i Responsabili di Centostazioni tengono bassissima la temperatura per evitare che possano sostarvi i senza dimora. Ma dimenticano che nelle stazioni non transitano solo i senza dimora, passano anche i passeggeri, e non è giusto che in attesa dei treni debbano rischiare una polmonite”.

Le scale mobili rotte, poi, sono un a tradizione più che decennale. Poi i sottopassaggi:

“I sottopassaggi laterali presenti sul piano dei binari sono una trappola ben ideata dal costruttore della stazione. nota Federconsumatori –  Non esiste al mondo una situazione analoga. Dovunque i sottopassaggi servono per accompagnare i viaggiatori verso l’uscita; a Pescara no: due dei tre sottopassaggi esistenti sono infatti utilizzabili solo per spostarsi da un binario all’altro. Con la conseguenza che, da anni, moltissimi passeggeri sono costretti a risalire le scale, dopo averle scese convinti di poter raggiungere l’uscita. Una volta risaliti sul piano dei binari, debbono mettersi alla ricerca  del sottopassaggio giusto per uscire dalla stazione (una semplice scritta: “no uscita” vicino ai sottopassaggi trabocchetto aiuterebbe moltissimo ad evitare i disagi ai passeggeri)”.

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