FRANCAVILLA AL MARE, 17 febbraio – Domani ricorrerà un mese esatto dal giorno in cui una valanga ha travolto l’Hotel Rigopiano di Farindola, uccidendo 29 persone. La Camera Penale di Chieti ha scelto di commemorare la tragedia con il convegno “Lo Stato e le vittime: dall’hotel Rigopiano alla sciagura di Campo Felice, passando per il lutto quotidiano del femminicidio”. Presenti il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, alcuni amministratori locali e diversi esponenti delle forze dell’ordine e del mondo giudiziario.

Chiavaroli si è soffermata su quanto accaduto un mese fa e su cosa occorre fare oggi:

“Ci sono catastrofi naturali che accadono e purtroppo a Rigopiano non è possibile tornare indietro, però è possibile alzare lo sguardo e lavorare affinché certe cose non si ripetano. Occorre agire sul piano culturale e della prevenzione, mentre a livello istituzionale c’è la Regione che deve fare il Piano valanghe e poi c’è da capire cosa si vuole fare con le Province, che sono state svuotate delle risorse, ma hanno conservato le stesse funzioni”.

Quanto all’inchiesta giudiziaria aperta dalla Procura di Pescara, il sottosegretario ha osservato:

“Mi aspetto che la giustizia faccia il suo corso, nel rispetto più totale del lavoro dei magistrati. Mi sono piaciute molto le dichiarazioni del procuratore  aggiunto Tedeschini quando ha detto che questo è il momento di fare silenzio e lavorare”.

Chiavaroli ha fatto riferimento anche ad altre vicende accadute di recente in Abruzzo:

“Negli ultimi tempi è accaduto di tutto. Abbiamo avuto il maltempo, il terremoto, Rigopiano, un elicottero caduto, un femminicidio e un brutale omicidio a Vasto. La nostra comunità è stata pesantemente colpita e ha bisogno di trovare le energie per rialzarsi”.