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Decreto terremoto, anche i commercianti di Montorio avanzano le proprie rivendicazioni

Decreto terremoto, anche i commercianti di Montorio avanzano le proprie rivendicazioni

MONTORIO AL VOMANO, 28 febbraio –  Istituzione di una zona franca, finanziamenti immediati per tutte le case lesionate dal sisma, esenzione per 24 mesi dal pagamento delle tasse , sospensione dei mutui per almeno 1 anno. Sono solo alcune delle richieste dell’Ami, l’associazione commercianti montoriesi, che questa mattina, in vista della manifestazione a Roma, ha presentato in conferenza stampa le proprie richieste di modifica all’ultimo decreto terremoto.

“Il perdurare della crisi determinata dai terremoti che si sono susseguiti dal 24 agosto, aggravata dalla  nevicata ed il conseguente black-out – sottolinea l’associazione – ha determinato una condizione straordinaria alla quale va data una risposta di eguale misura. La risposta avuta dal Governo non è all’altezza e per questo ci vediamo costretti a manifestare, con chiusura delle attività, il giorno 2 marzo”.

L’associazione sottolinea come il combinato di terremoto e maltempo abbia determinato per le realtà interne e per il Comune di Montorio uno spopolamento superiore al 60 per cento, con le attività artigianali, commerciali e professionali che hanno subito un colpo mortale.

“Centinaia sono le attività che hanno chiuso ed altrettante si apprestano a farlo – continua l’associazione – E’ incomprensibile, da parte nostra, che ciò avvenga nel silenzio più totale”.

Da qui tutta una serie di richieste che vanno dall’istituzione di una zona franca al riconoscimento di indennità a fondo perduto per le imprese produttive e commerciali per i mancati ricavi fino ad investimenti per il recupero di vecchie strutture nel centro storico di Montorio al Vomano.

Intanto aumentano le adesioni del mondo economico e produttivo alla manifestazione di giovedì.  Manifestazione alla quale aderirà anche l’Ance Teramo, che ha organizzato un pullman per portare a Roma gli imprenditori teramani. Tanti anche  quelli che raggiungeranno la capitale con le proprie auto.

“Sono rimasto positivamente sorpreso – dichiara Falone – dalla immediata e corale adesione di tantissimi imprenditori associati che parteciperanno alla manifestazione del 2 marzo. In tutti i colleghi ho potuto riscontrare la piena consapevolezza del momento difficile che sta vivendo il nostro territorio, ma anche la ferma volontà di lavorare per ricostruire presto e bene. Sono sicuro che il nostro settore darà un contributo fondamentale per la ripresa sociale ed economica della provincia”.

Tra le associazioni che giovedì saranno a Roma per chiedere una modifica del decreto terremoto anche l’associazione dei consumatori Robin Hood,  “fortemente preoccupata per la situazione disastrosa venutasi a creare nella nostra provincia e per le mancate risposte adeguate del Governo centrale“.

“Le aree interne rappresentano un presidio importante,  non possiamo permetterci il lusso che quello che è accaduto rappresenti per loro il colpo finale – commenta il presidente dell’associazione Pasquale Di Ferdinando –  Non possiamo pensare che l’uomo in quelle zone sia l’animale in estinzione. Va assunto un atteggiamento premiale per chi, nonostante le oggettive difficoltà, continua a mantenere aperte attività agricole artigianali e commerciali. Per questo saremo al fianco dei manifestanti”.

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