Blitz dei Nas negli allevamenti abruzzesi, 7 quintali di carne sequestrati e sanzioni /FOTO-VIDEO
PESCARA, 4 marzo – Un laboratorio di sezionamento e lavorazione carni clandestino scoperto, 64 capi di bestiame, fra ovini e bovini, sottoposti a vincolo sanitario poiché non identificabili, circa sette quintali di carni fresche e lavorate sequestrate e sanzioni amministrative per oltre 15mila euro. E’ il bilancio di una serie di controlli che i Carabinieri del Nas di Pescara hanno condotto sulla filiera della carne in Abruzzo. Dieci, in tutto, gli allevamenti zootecnici ispezionati.
Nel dettaglio, i Nas abruzzesi, diretti dal maggiore Domenico Candelli, nell’Aquilano, in collaborazione con i Carabinieri del Comando provinciale dell’Aquila, hanno individuato un’attività di sezionamento e lavorazione carni completamente clandestina, poiché priva della necessaria autorizzazione. All’interno sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 400 chilogrammi di carni fresche, macellate clandestinamente, pronte per essere lavorate e commercializzate in località ad affluenza turistica. Il responsabile dell’attività, oltre che all’autorità sanitaria, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Avezzano.
I Carabinieri per la tutela della salute, inoltre, dopo aver consultato la banca dati nazionale informatizzata, in cui devono essere obbligatoriamente inserite tutte le aziende presenti nel territorio, l’identità degli animali e i loro movimenti, hanno svolto diverse verifiche in allevamenti zootecnici, procedendo a sottoporre a vincolo sanitario 64 animali privi di marchi auricolari di identificazione, posti a disposizione dell’autorità sanitaria competente.
In un allevamento bovino è stato individuato un locale di deposito di carni lavorate, del quale non era stata presentata alcuna notifica all’autorità competente. Nel locale erano detenuti, in fase di stagionatura, circa 300 chili di insaccati vari, privi di informazioni utili a poterne ricostruire la rintracciabilità, che sono stati sottoposti a vincolo sanitario. In altri due allevamenti di bovini, invece, sono state riscontrate inadeguatezze nelle procedure di rintracciabilità dei mangimi, motivo per il quale è stata inoltrata segnalazione ai servizi veterinari della Asl dell’Aquila, che hanno supportato i Nas nelle fasi ispettive.
Il valore degli immobili e del bestiamo vincolato ammonta a 1,3 milioni di euro.