Pugilatrice in coma dopo il match, procura Chieti apre fascicolo. Stabili le condizioni di Francesca
PESCARA, 20 marzo 2017 – In attesa di notizie confortanti dall’ospedale di Pescara, dove la pugilatrice Francesca Moro è ricoverata in stato di coma da sabato scorso, si mette in moto la macchina della giustizia, con la procura di Chieti che apre un fascicolo per fare luce su eventuali responsabilità.
L’atleta veneta, 26 anni, si è sentita male al termine di una delle semifinali che si sono disputate nel capoluogo teatino nell’ambito del Torneo nazionale di boxe femminile. Attualmente è sotto osservazione in condizioni “critiche”.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti, Lucia Campo, ha avviato un’indagine che in questa fase è nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di lesioni aggravate. Il magistrato ha disposto il sequestro delle immagini relative all’ultimo combattimento e ai combattimenti disputati dalla pugilatrice in precedenza, nel tentativo di ricostruire l’intera vicenda che poi ha portato al drammatico epilogo.
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Intanto, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, sono stabili le condizioni della giovane e “il decorso è regolare”. Moro è costantemente monitorata dallo staff medico diretto da Tullio Spina.
Dalla tac di controllo è emersa una “piccola zona ischemica”, compatibile, a detta del personale sanitario, con il quadro clinico. I medici stanno gradualmente riducendo i sedativi così da poter valutare la ripresa dell’attività cerebrale.