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Torre di Cerrano, dopo la diffida dei balneatori di Silvi l’Area marina protetta scrive ai cittadini

Torre di Cerrano, dopo la diffida dei balneatori di Silvi l’Area marina protetta scrive ai cittadini

PINETO, 20 marzo – Sotto attacco su tutti i fronti i vertici dell’Area Marina Protetta cercano sponda direttamente tra i cittadini, scrivendo una lettera aperta in cui chiedono a tutti di fare la propria parte “per evitare il declino dell’Area Marina in favore di interessi di casta o personali” e rivendicando il proprio lavoro in favore di uno sviluppo eco sostenibile del territorio.

“Le ultime vicende di cui, suo malgrado , l’Area Marina Protetta è diventata protagonista, crediamo meritino una spiegazione soprattutto a voi scrive l’Amp rivolta ai cittadini –
Subire blitz intimidatori o leggere che il regolamento dell’Area Marina Protetta è uno strumento calato dall’alto, non solo offende chi, in questi sette anni, ha lavorato, si è riunito ed ha ascoltato tante persone per farlo nascere, ma allo stesso tempo dà una rappresentazione della realtà completamente distorta”.

Nella lettera aperta l’Amp respinge al mittente l’accusa di voler “bloccare il progresso di questo territorio” , sottolineando come sia paradossale che chi oggi contesta il regolamento per anni non abbia voluto partecipare ad alcuna riunione ufficiale.

” Perché oggi si parla di sopruso se nessuna sigla ha presentato regolari osservazioni al regolamento? – continuano i vertici dell’Area marina –  Giovedì scorso l’Amp si è riunita con le sigle sindacali dei balneatori di Pineto con le quali è stata raggiunta un’intesa che prenderà corpo con il disciplinare attuativo del regolamento, già calendarizzato per l’approvazione da parte della commissione di riserva il prossimo 31 marzo. Da ricordare, inoltre, che il regolamento viene emanato dal ministero dell’Ambiente e che le istanze dei balneatori accolte sono frutto della loro partecipazione agli incontri. Ovviamente non tutte le richieste sono state accolte dal Ministero. Ma quello che abbiamo fatto giovedì è stato interpretare gli articoli in maniera consona allo spirito del legislatore e dei concessionari, affrontando le tematiche che riguardano tutti i balneatori e non le istanze del singolo”.

A sconcertare, secondo l’Amp, sarebbe in particolare l’animosità, “mostrata per fortuna solo da alcuni“, verso un ente che, proprio in questi giorni, ha attivato corsi di alta specializzazione per trenta operatori turistici, che da alcuni anni lavora sulle azioni della Carta europea del Turismo Sostenibile coinvolgendo “tutti gli operatori che hanno voluto cooperare,  che ha riqualificato la Torre di Cerrano e che instancabilmente lavora e si prodiga per la valorizzazione e la promozione del territorio”.

Nel ribadire la propria apertura a qualsiasi contributo che vada verso una tutela sostenibile l’Area Marina sottolinea infine la necessità di fare rete e di superare le divisioni.

“Le regole del turismo stanno cambiando. Il mare da solo non basta – conclude –  bisogna reinventarsi il territorio e l’unica strada possibile è quella della tutela ambientale legata alla cultura e alla natura. Non lo diciamo noi ma tutti gli indicatori internazionale. E’ ora che tutti facciamo la propria parte, per evitare il declino dell’Area Marina in favore di interessi di casta o personali”.

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