Furto da 450mila euro in un’azienda di Giulianova, patteggia dipendente infedele
TERAMO, 11 aprile – L’accusa era quella di aver rubato, nell’arco di due anni, circa 450mila euro dall’azienda di Giulianova nella quale lavorava. Un’accusa per la quale una 41enne teramana, M.D.S., dopo aver restituito parte dei soldi ha patteggiato una condanna ad 1 anno e sei mesi e 300 euro di multa.
I fatti contestati alla donna risalivano ad un periodo compreso tra il 2012 e il 2014, con la vicenda venuta alla luce verso la fine del 2015 quando uno consulente nominato dal Tribunale per relazionare sui conti dell’azienda, che nel frattempo era finita in amministrazione controllata, si era accorto di un ammanco sui conti dell’impresa di 450mila euro.
Una scoperta che aveva fatto partire la relative denuncia-querela, con i sospetti dei titolari dell’azienda che si erano concentrati proprio su quella dipendente, che all’epoca dei fatti lavorava in amministrazione.
La vicenda era così finita sul tavolo del pm Andrea De Feis, con le indagini delegate alla Guardia di Finanza.
Indagini che avevano portato i militari, nell’ambito di attenti controlli bancari sia sui conti dei titolari dell’azienda che su quelli della dipendente, ad evidenziare degli strani movimenti proprio sui conti di quest’ultima e relativi al periodo incriminato (dal 2012 al 2014): nessun prelievo e nessun pagamento ma solo versamenti. Numerosi e in alcuni casi ingenti.
Accertamenti che, insieme ad altri elementi raccolti nel corso delle indagini, avevano portato la Procura ad iscrivere la donna nel registro degli indagati con l’accusa di furto.
Nei confronti della donna era scattato anche un provvedimento di sequestro firmato dal gip.