Furbetti della ricostruzione a L’Aquila: 5 indagati, sequestrati beni e immobili per 420mila euro
L’AQUILA, 19 aprile 2017 – Non si arrestano i tentativi di speculare sulla ricostruzione post-terremoto a L’Aquila. Cinque persone, attraverso false autocertificazioni, avrebbero indebitamente percepito 420mila euro di contributi, che risulterebbero non dovuti in quanto utilizzati per la riparazione o ricostruzione di immobili, effettivamente danneggiati dal sisma del 2009, ma destinati ad usi diversi dall’abitazione principale. La scoperta, compiuta dalla Guardia di Finanza dell’Aquila, ha comportato il sequestro di somme di danaro e beni immobili per 420mila euro e l’iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone, accusate di truffa ai danni dello Stato.
Le misure cautelari sono state eseguite al termine di lunghe ed articolate indagini di Polizia Giudiziaria, condotte nell’ambito di una più vasta attività investigativa avviata su scala provinciale e finalizzata al contrasto del fenomeno dell’indebita percezione delle provvidenze pubbliche destinate alla ricostruzione degli immobili lesionati dal terremoto.
Nello specifico le indagini dei finanzieri dell’Aquila hanno consentito di far emergere condotte che integrano il reato di Indebita percezione di erogazione a danno dello Stato e che hanno dunque portato all’esecuzione di provvedimenti di sequestro per un ammontare complessivo pari alle somme indebitamente percepite dagli indagati.
I sequestri sono stati eseguiti dalle Fiamme Gialle dopo approfonditi accertamenti di natura patrimoniale, finalizzati a ricostruire e quantificare i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili ai beneficiari dei contributi.