Hotel Rigopiano, Di Marco: “Fiducia nella magistratura”. L’inchiesta rischia di allargarsi
PESCARA, 27 aprile 2017 – Dopo un pomeriggio di riflessione, è arrivata la nota del presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, l’indagato più in vista nell’ambito dell’inchiesta sul disastro dell’Hotel Rigopiano. “Ho ricevuto oggi la notifica dell’avviso di garanzia, in qualità di Presidente della Provincia, per i noti fatti dell’Hotel Rigopiano – scrive Di Marco -. Mi è spiaciuto apprendere la notizia dalla stampa prima ancora che io stesso fossi ufficialmente informato e notiziato, ma così è”.
Una piccola frecciata legata alla fuga di notizie, alla quale il presidente della Provincia fa seguire un attestato di stima nei confronti degli inquirenti:
“Ripongo piena fiducia nell’operato della Magistratura, cui va il mio plauso per la decisa ed intensa attività d’indagine sin qui svolta e per l’ulteriore azione di accertamento dei fatti e delle responsabilità che riterrà sussistenti. Credo che il più efficace contributo che si possa dare in questo momento sia quello di consentire agli inquirenti di continuare a lavorare con serenità ed efficacia per il superiore interesse dell’accertamento della verità”.
Il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, parla di “un avviso di garanzia che mi aspettavo. E’ un atto dovuto – dice – che la magistratura ha fatto soprattutto nel rispetto delle vittime. È giusto che ci sia un approfondimento di indagine con le persone coinvolte”.
“Ho massima fiducia nell’autorità giudiziaria e di chi sarà il Pubblico ministero. La verità sono certo verrà a galla. Noi anche come Comune – aggiunge – attiveremo tutte le iniziative anche legali affinché emerga la verità, e per questo con il pool di avvocati stiamo già lavorando per la strategia difensiva da attuare e seguire. Auspichiamo che i tempi dell’inchiesta siano veloci affinché questa tragedia non finisca nel dimenticatoio e che sia portato avanti tutto l’iter giudiziario affinché ci sia una sentenza per il rispetto verso le vittime e i loro familiari”.
Il raggio dell’inchiesta potrebbe peraltro ampliarsi nei prossimi giorni. Si apprende, infatti, che la Procura di Pescara sta indagando anche sull’adozione e sull’attuazione, da parte di Prefettura di Pescara, Provincia e Comune di Farindola, dei piani di prevenzione e gestione delle criticità in caso di maltempo ed emergenza, previsti dalla legge in materia di protezione civile.
Accertamenti sarebbero in corso sia per appurare l’esistenza di tali piani sia in merito alla successiva attuazione. Ad aver dato impulso alle indagini in tal senso c’è, tra l’altro, una memoria ex articolo 90 del codice penale presentata, un mese dopo la tragedia, dal legale dei famigliari di una delle vittime. Nel testo viene citata la legge di riferimento, che individua responsabilità e competenze dei diversi enti, e si chiede se, in base alle disposizioni della norma, Prefettura, Provincia e Comune siano stati adempienti rispetto agli obblighi previsti.