Legittima difesa, Carabinieri Pescara: “L’uso delle armi è sempre sconsigliato” /VIDEO
PESCARA, 9 maggio – “L’uso delle armi è sconsigliato in ogni caso”. Lo dice il colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale dei Carabinieri di Pescara, che, nel corso di una conferenza stampa sull’arresto di un usuraio, ha illustrato l’opuscolo “Cittadini e sicurezza: qualche consiglio per vivere meglio in casa e fuori” e si è soffermato sulla normativa in materia di legittima difesa.
“L’utilizzo di armi, soprattutto da parte di chi non ne è dedito in maniera professionale, è sempre residuale, deve essere l’estrema ratio – dice il colonnello – Il nostro codice penale prescrive i casi in cui la difesa è legittima; in tutti gli altri non lo è. Si tratta di poter utilizzare l’arma solo quando vi è un pericolo attuale, per difendere la propria incolumità o quella di chi ci è vicino in quel momento, o per difendere i propri beni, laddove non vi sia desistenza e laddove, appunto, vi sia attualità di pericolo o un’aggressione che si sta per verificare o si è verificata. Sparare dalla finestra, dal balcone o inseguire il malvivente, raggiungerlo e magari farlo oggetto di colpi di arma da fuoco non è ammesso”.
Un buon deterrente contro ladri e malintenzionati, secondo Riscaldati, è un cane, più sensibile ai rumori e la cui presenza in casa può scoraggiare i malviventi.
L’opuscolo è stato inviato dal Comando provinciale dei Carabinieri di Pescara ai 46 comuni della provincia, con l’invito, rivolto ai sindaci, a pubblicare i consigli sui siti web delle amministrazioni.
Per quanto riguarda l’usura, il colonnello parla di “un reato da non sottovalutare, anche nella nostra provincia”.
“Riteniamo che quello dell’usura sia una tipologia di reato comunque esistente anche nel Pescarese e difficile da scoprire ed è per questo che invitiamo chi ne è vittima a denunciare. Non abbiamo in provincia fortunatamente segnali di usura applicata al tessuto economico, ma solo casi individuali, magari di persone in difficoltà economica. La legge prevede l’esistenza e l’accesso per le vittime a fondi antiusura e antiracket. Ma la condizione fondamentale deve essere quella della denuncia alle forze dell’ordine”.