Finanziamento illecito ai partiti, la senatrice Pezzopane: “Totalmente estranea. Mi tutelerò”
L’AQUILA, 17 maggio – Dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti, nell’ambito di uno stralcio dell’inchiesta sugli appalti nella Marsica, la senatrice del Pd Stefania Pezzopane interviene sulla vicenda per dirsi totalmente estranea ai fatti, ribadire la propria fiducia nei confronti della magistratura e annunciare una querela nei confronti dell’imprenditore Angelo Capogna, dalle cui dichiarazioni sono partite le relative indagini.
“Sono totalmente estranea ai contenuti delle dichiarazioni che, secondo quanto riportano agenzie di stampa e giornali, l’imprenditore Angelo Capogna avrebbe rilasciato agli inquirenti. Ho saputo dai giornalisti di essere indagata, per esserne stata edotta dai medesimi, pur non avendo ricevuto alcun necessario avviso di garanzia. Ne discende come io ne sia completamente all’oscuro. Per quanto ovvio, non posso che smentire quanto avrebbe detto tal Angelo Capogna ai magistrati, circostanze che apprendo solo oggi sulla stampa – sono le parole di Stefania Pezzopane – Confido come sempre nella magistratura, che sono certa farà luce su questa oscura vicenda e arriverà alle giuste conclusioni. Ho già informato i miei legali per procedere ad una querela nei confronti dell’imprenditore e di chi afferma falsità su di me”.
La senatrice parla apertamente di macchina del fango, sottolineando come le accuse siano arrivate in piena campagna elettorale.
“Sempre secondo quanto emerso sulla stampa – prosegue Pezzopane – Angelo Capogna ha già denunciato, negli anni passati, molti politici abruzzesi e per questo si è meritato l’appellativo di ‘gola profonda’. Le accuse che avrebbe ipotizzato nei miei confronti risalgono a fatti e circostanze avvenuti nel lontano anno 2010, oltre 7 anni fa, ma mai citati precedentemente. E’ opportuno rilevare come tali ipotetiche circostanze emergano proprio ora, in piena campagna elettorale per le amministrative di giugno a L’Aquila ed Avezzano. Corre l’obbligo rilevare come questa tempistica insospettisca non poco su un uso strumentale di accuse per me totalmente infondate e non rispondenti assolutamente a verità. Ad ogni modo tutelerò la mia persona da questa macchina del fango agitata ad arte e mi confortano i tanti messaggi di solidarietà che ho già ricevuto”.