Pescara, i lavoratori degli appalti scolastici protestano davanti alla Regione Abruzzo
PESCARA, 24 maggio – Protesta dei lavoratori impegnati negli appalti scolastici abruzzesi, stamani, davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara. Obiettivi della manifestazione erano chiedere il pagamento del Fondo di integrazione salariale da parte dell’Inps, fermo da cinque mesi, il ripristino dei lavori di decoro nelle scuole e la salvaguardia dell’occupazione e del reddito.
In Abruzzo sono oltre 750 i lavoratori interessati dalle problematiche. Lavorano per sei aziende operanti su tutto il territorio regionale.
Contestualmente si è svolto un incontro in Regione, presenti il segretario regionale della Filcams Cgil Abruzzo, Luca Ondifero, una delegazione sindacale, una rappresentanza dei lavoratori, i rappresentanti dell’Inps, dell’Ufficio scolastico regionale, delle aziende e l’assessore alle Attività produttive e vicepresidente di Regione, Giovanni Lolli.
Incontro nel quale i sindacati hanno rivendicato il rispetto degli accordi governativi, volti alla salvaguardia dei livelli occupazionali e reddituali degli addetti attraverso il finanziamento del progetto ‘scuole belle’. Progetto che avrebbe dovuto colmare la differenza tra le ore Consip e le ore contrattuali. con le organizzazioni sindacali che hanno anche stigmatizzato l’atteggiamento di quelle imprese che non hanno di fatto garantito, o che non dovessero garantire, il salario ai propri dipendenti indebitando i lavoratori con monte ore ferie, permessi e banca ore imposte e difficilmente recuperabili.
“In tal senso abbiamo ribadito con fermezza che ai lavoratorinon dovrà essere operata alcuna trattenuta sul salario anche se al 31 Agosto 2017 non dovessero essere recuperate tutte le ore in debito – sottolineano i sindacati – e la Regione Abruzzo ha pienamente accolto questa istanza sindacale sottolineando lo spirito sociale del programma scuole belle. Abbiamo inoltre invitato l’ufficio scolastico regionale ad attivarsi con urgenza al fine di sollecitare ogni singolo istituto scolastico ad acquistare i servizi per dare inizio ai lavori e completarli entro il 31 agosto, chiedendo, ed ottenendo, la disponibilità dell’Ufficio a monitorare i flussi e la gestione dei finanziamenti previsti”.
Tra le richieste dei sindacati anche quella, rivolta all’Inps ad attivarsi per il pagamento delll’indennità relativa all’assegno di solidarietà.
“L’Ufficio scolastico regionale, nel rendersi disponibile ad un attento monitoraggio su quanto richiesto, ha evidenziato la criticità del territorio teramano rispetto all’acquisto dei servizi, condizionato dalla situazione strutturale delle scuole dopo gli eventi calamitosi dei mesi scorsi – concludono i sindacati – Su questa problematica la Provincia di Teramo ha assunto l’impegno di convocare un tavolo con sindaci e scuole finalizzato a risolvere le criticità”.