La sinistra abruzzese sugli sgomberi a Montesilvano: “E’ guerra ai poveri, sindaco irresponsabile”
PESCARA, 31 maggio 2017 – La sinistra abruzzese insorge contro l’amministrazione comunale di Montesilvano, dopo la maxi operazione che questa mattina ha portato allo sgombero del cosiddetto “ghetto” di via Ariosto, rappresentato da palazzi fatiscenti occupati per lo più da disoccupati. Oltre 300 gli uomini delle forze dell’ordine impegnati e 27 le persone sottoposte a fermo.
Questo il commento di Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana:
“Le immagini dello sgombero delle palazzine di via Ariosto a Montesilvano sono una pagina orribile che mai avremmo voluto vedere. Siamo allibiti che il sindaco non solo non si sia preoccupato del dove andranno ora le tante famiglie sgombrate in modo coatto, ma addirittura rivendichi, con orgoglio, la paternità dell’operazione come amministrazione comunale. Non mettiamo in dubbio che ci possano essere state delle situazioni di particolare criticità nello stabile, ma le ruspe non sono mai una soluzione. Vedere i mezzi comunali buttare indumenti, carrozzine e oggetti personali come fossero immondizia è una pagina vergognosa per la nostra Regione. Da stanotte 200 persone, rimaste senza casa, saranno obbligate a dormire per strada. Chiederemo tramite i nostri deputati un incontro urgente al Prefetto, per capire come intendano gestire una tale emergenza sociale e abitativa, e proporremo un’interrogazione parlamentare per fare luce sul gravissimo episodio. Non si doveva arrivare a tanto. La politica doveva trovare prima una soluzione adeguata, mettendo in sicurezza le famiglie che vivono lì, dando una sistemazione alternativa e a norma per i tanti e le tante che non intendono delinquere”.
Licheri Conclude:
“Non si fa campagna elettorale sulla vita delle persone. Questo atto sembra più la volontà di Maragno di accontentare qualche mal di pancia all’interno della maggioranza, che pensiamo non debba essere risolta sulla pelle di uomini, donne e bambini. Sopratutto non vogliamo pensare che la fretta di sgombrare e di sigillare sia legata a qualche appetito di costruire nuove villette sul mare. Il sindaco e l’intera amministrazione sono degli irresponsabili e hanno abdicato al proprio ruolo in favore di una logica securitaria, di guerra ai poveri e non alle povertà, in piena continuità con le misure adottate recentemente in materia di immigrazione e sicurezza da Minniti e Orlando”.
Corrado Di Sante, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Rimarca:
“Non è in atto il recupero della Bucalossi evasa dei costruttori, anzi bisogna vendere i nuovi appartamenti vista mare. Non stiamo portando via i mafiosi in soggiorno obbligato in città. Non arrestiamo i politicanti che in combutta con i costruttori hanno reso più brutta la città. E’ in atto un blitz alle palazzine di Via Ariosto, di cui nessuno nega i tanti problemi. Ma il dovere della politica è quello di prevenire, dare soluzioni per tempo, isolare chi delinque da chi vuol condurre una vita dignitosa, costruire percorsi di integrazione, invece con il decreto Minniti-Orlando i politicanti hanno scelto che i problemi sociali si affrontano con le forze dell’ordine. Serpeggia l’idea che ci sono uomini e donne un po’ meno uomini e donne. Si chiama razzismo, ci spaventa che la povertà ci faccia tutti più uguali e così ce la prendiamo con chi è più povero, invece di prendercela con chi ci rende tutti più poveri. Durerà poco. Se l’eccezione diventa la regola, la politica e la civiltà sono morte”.
Infine l’esponente di Rifondazione sottolinea:
“Non lamentiamoci delle aggressioni fasciste, omofobe e razziste, se le due principali città della costa, Pescara e Montesilvano, in pochi mesi si sono rese protagoniste di sgomberi e blitz, dopo avere praticato per anni la ghettizzazione e l’esasperazione delle condizioni di vita di migranti e residenti”.