Turismo macabro all’Hotel Rigopiano, denunciate persone sorprese tra le macerie
PESCARA, 6 giugno 2017 – Non c’è limite all’ottusità e al cinismo. E’ stata presentata oggi pomeriggio, presso la Procura di Pescara, una denuncia nei confronti di persone sorprese sabato scorso, tra le macerie dell’Hotel Rigopiano, mentre facevano “turismo macabro”. Gli intrusi sono stati denunciati dal tecnico comunale Enrico Colangeli, indagato nell’inchiesta aperta dalla Procura di Pescara e nominato custode giudiziale dell’area posta sotto sequestro, nonostante i suoi legali abbiano chiesto la revoca del provvedimento, “a causa dell’ineseguibilità del compito affidatogli”.
Quanto alle persone denunciate, alcune sono state identificate attraverso i numeri di targa delle vetture parcheggiate al di là dei nastri che recintano l’area sottoposta a sequestro. Nell’esposto si riferisce che tra le macerie erano presenti, peraltro, anche due bambini e che un uomo presentava una ferita alla testa, ancora sanguinante, che potrebbe essersi procurato tra le rovine.
Nell’ambito della stessa denuncia, si chiede anche di procedere all’identificazione delle persone che, come denunciato da alcuni familiari delle vittime, hanno postato su Facebook fotografie scattate nei pressi del sito sotto sequestro.
Sempre sabato scorso, inoltre, nel corso di un sopralluogo, i legali di Lacchetta e Colangeli hanno raccolto diverso materiale considerato utile per le indagini difensive. Nell’occasione è stata scattata la foto che accompagna l’articolo e che ritrae i tronchi sradicati dalla valanga nel suo percorso verso l’albergo. Da notare il rapporto tra la dimensioni delle persone ritratte nell’immagine e quelle degli alberi: si tratta di un documento che rende bene la potenza della forza distruttrice di cui è stata portatrice la slavina.