PESCARA, 19 giugno 2017 – L’Abruzzo è indietro sul fronte anti-incendi e intanto la Regione spreca risorse con opere pericolose e costose. E’ il succo della denuncia del Forum H2o, che cita le dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Il massimo esponente della Protezione Civile nazionale, infatti, ieri ha osservato come sei regioni, tra le quali l’Abruzzo, siano attualmente prive di un proprio supporto aereo per lo spegnimento degli incendi in caso di emergenza.

Secondo il Forum H2o, “in queste condizioni è folle spendere 36 milioni di euro al chilometro per la Fondovalle Sangro, peraltro costruendola in aree con frane attive, quando basterebbe un terzo delle risorse impiegate per migliorare il tracciato attuale”. L’associazione attiva sul territorio abruzzese invita l’amministrazione regionale a cambiare profondamente il Masterplan, “assegnando le risorse alle vere priorità, cioè risanamento e sicurezza del territorio e degli edifici pubblici, e acquisto di mezzi per affrontare le emergenze”.

In particolare il Forum H2o osserva:

“Leggiamo esterrefatti le parole del capo della Protezione Civile Curcio, che ha stigmatizzato il fatto che la Regione Abruzzo sia attualmente priva di un proprio supporto aereo contro gli incendi. Si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme, dopo quelli relativi allo stato dell’ambiente e della sicurezza delle scuole e degli ospedali”.

Quindi l’affondo contro la Fondovalle Sangro:

“In una tale situazione riteniamo deprimente che la Regione rivendichi l’apertura delle buste per la Fondovalle Sangro, 5,5 chilometri di superstrada al modico costo di 36 milioni di euro al chilometro. In totale saranno spesi 190 milioni di euro, quando per opere del genere, in base ai costi standard ufficiali, bastano 6 milioni al chilometri, massimo 10 milioni nei casi più complessi”.

Un atto d’accusa in piena regola:

“Questa infrastruttura costa uno sproposito perchè hanno scelto di spostare il tracciato in aree ufficialmente a massimo rischio frana e addirittura con frane attive, invece di migliorare il tracciato attuale spendendo molto meno. Riteniamo che invece dei peana, questa storia meriti un adeguato approfondimento e vada raccontata nei dettagli in considerazione della quantità di soldi che vengono spesi sottraendoli a ben altre emergenze. Abbiamo tutti i documenti che dimostrano l’incredibile e ingiustificata esplosione dei costi. Crediamo che la comunità abruzzese, alla luce delle vere priorità che vanno dalle bonifiche alla messa in sicurezza di scuole ed ospedali, abbia il diritto di sapere perchè ci troviamo in questa condizione rispetto alla prevenzione e gestione dei rischi”.