Al via gli incontri del comitato per “Teramo capitale della cultura”
TERAMO, 5 luglio – Si è tenuto ieri, nella sede municipale di Via Carducci, il primo incontro del Comitato composto da enti ed istituzioni pubbliche per la candidatura di Teramo a “Capitale Italiana della Cultura 2020”. Incontro nel quale sono stati ribaditi i tempi stabiliti dall’organizzazione nazionale per la partecipazione al bando: il prossimo 15 settembre, scadrà il termine per la presentazione del progetto; a metà novembre verrà ufficializzata la short list con i 10 comuni che, dopo la prima selezione, avranno diritto a proseguire nella valutazione, con conseguenti audizioni e puntualizzazione analitica dei termini di progetto. Il 31 Gennaio 2018, infine, verrà ufficializzata la città prescelta.
Sul tavolo l’individuazione di una linea di programmazione che “in ragione della storia millenaria della città e in considerazione delle eccellenze del territorio, sappia disegnare le prospettive per il futuro”. Tutto ciò, concretamente, secondo i promotori del comitato, potrebbe svilupparsi attorno alla determinazione di una identità specifica, che riassuma le peculiarità artistiche, monumentali, paesaggistiche, storiche, ambientali, ma anche quelle di elevato significato. seppur in ambiti diversissimi, quali la ricerca, la gastronomia, l’applicazione tecnico-laboratoriale fervidissima nel territorio.
Tra le opere fondamentali, in questo senso, il Teatro Romano, il Bando delle periferie, il Mercato coperto, l’ex manicomio, la riqualificazione dell’area della Stazione ferroviaria
“E’ un progetto ambizioso che in ogni caso darà una visione nuova e strategica della nostra città, anche e soprattutto in relazione a quelli che saranno gli effetti della ricostruzione post-sisma. La straordinaria partecipazione in termini di contributi, analisi, pareri, suggerimenti, forniti da tutti i componenti del comitato, ha confermato come l’ambiziosa aspirazione trovi fondamento non solo in ciò che la nostra città ed il nostro territorio esprimono ma anche nelle intelligenze e nella competenza delle classi dirigenti che amministrano le diverse istituzioni, qualsiasi sia la loro natura – commenta il sindaco Maurizio Brucchi – Proprio su queste basi, siamo convinti che la nostra adesione al bando per la capitale della cultura sia già di per sé, al netto dell’esito finale, una preziosa opportunità per il nostro territorio. Chiameremo al coinvolgimento anche le associazioni culturali e le realtà associative, per far sì che la proposta da presentare diventi ricca, articolata, forte. L’intento è di favorire un riconoscimento finalmente alto e qualificatissimo della vitalità culturale e di conferire rinnovato e vitale slancio all’attrattività e alla proposta che da tale settore emerge, fino a creare benefici di più ampio ventaglio”.