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Montesilvano, i senegalesi di via Ariosto in corteo: “Sindaco ci aiuti a trovare casa”

Montesilvano, i senegalesi di via Ariosto in corteo: “Sindaco ci aiuti a trovare casa”

MONTESILVANO, 21 luglio – Manifestazione di un centinaio di persone, stamani, a Montesilvano, in segno di solidarietà agli stranieri sgomberati dal cosiddetto ‘ghetto’ di via Ariosto. Non solo immigrati, ma anche italiani solidali hanno preso parte al corteo, che è partito dal lungomare, all’altezza di via Finlandia, per poi arrivare in Comune. 

I manifestanti chiedono al sindaco di aiutare coloro che vivevano in via Ariosto a trovare una nuova sistemazione.

“Non chiediamo case popolari – dice uno dei rappresentanti dei senegalesi del ‘ghetto’ –  ma appartamenti da pagare e in regola. Il sindaco sa bene che, quando ci rechiamo nelle agenzie immobiliari, appena scoprono che veniamo da via Ariosto, ci voltano le spalle e ci negano le promesse fatte, pur essendo in grado di pagare tutto”.

Più in generale, la manifestazione era “contro gli sgomberi selvaggi e contro i fascisti che alimentano le paure di Montesilvano”.

Ai manifestanti risponde l’assessore comunale Valter Cozzi:

“Abbiamo accordato fin dall’inizio piena fiducia nei confronti di tutti i rappresentanti della comunità senegalese, offrendo collaborazione e accoglienza nelle strutture alberghiere. Tuttavia non siamo stati ripagati con la stessa moneta”.

L’assessore poi parla di episodi di inciviltà che sarebbero avvenuti negli hotel in cui sono stati ospitati coloro che abitavano in via Ariosto.

“Dopo l’operazione di sgombero che, ricordiamo, è avvenuta a distanza di sei mesi dalla firma dell’ordinanza da parte del sindaco Francesco Maragno, e quindi dopo un tempo congruo per trovare soluzioni alternative, quest’Amministrazione ha mostrato ampia disponibilità nei confronti di tutte le persone che abitavano nelle palazzine di via Ariosto. Abbiamo promosso incontri ma, cosa ancora più importante, ci siamo posti in prima linea per supportarli nella ricerca di abitazioni alternative, offrendo loro sistemazioni temporanee. Tuttavia abbiamo dovuto scoprire, con grandissimo rammarico, che alcune delle persone che sono state ospitate per diversi giorni hanno avuto atteggiamenti di assoluta inciviltà, causando numerosi problemi al personale impegnato nella gestione della struttura alberghiera e disturbo agli ospiti che condividevano gli stessi spazi. Non sono mancati danni materiali, per i quali peraltro dovrà essere l’Ente e quindi la comunità montesilvanese a farsene carico; atteggiamenti dissoluti ed imbarazzanti, ulteriormente aggravati dall’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. Questo scenario degradante e non degno di un popolo pacifico, lavoratore e che merita il massimo della stima, è riportato per iscritto in una relazione puntuale che ci è stata consegnata dal personale della struttura ospitante”.

In merito invece alla regolarità contrattuale dei conduttori rispetto ai proprietari degli appartamenti delle palazzine di via Ariosto, Cozzi aggiunge:

“Mi risulta che solo 3 senegalesi, su 48 appartamenti, avessero sottoscritto regolarmente un contratto d’affitto e tra questi uno di loro ci ha documentato il regolare pagamento della Tari. Per oltre sei mesi, si sono avvicendate in Comune tante figure con le quali abbiamo trattato, mediato e collaborato. Oggi, alla luce delle deludenti risposte e atteggiamenti affatto collaborativi di un gruppo ristretto di senegalesi, ci troviamo costretti a rivedere i rapporti con quella parte di loro che pretendono dall’Ente una totale assistenza confondendo il Comune per un’agenzia immobiliare. Ciò che più rammarica è che il tempo ha fatto emergere una serie di circostanze sgradevoli che hanno logorato pezzo per pezzo quella fiducia che aveva alimentato la nostra volontà di trovare una soluzione al problema umano e sociale, ulteriormente incrinata dalla modalità volgare, blasfema e quindi non pacifica con la quale hanno condotto la manifestazione odierna”.

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