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La crisi in Abruzzo: il 72% dei cittadini pronto a trasferirsi all’estero per godersi la pensione

La crisi in Abruzzo: il 72% dei cittadini pronto a trasferirsi all’estero per godersi la pensione

PESCARA, 24 luglio – La crisi e la prospettiva di una vecchiaia sempre più sacrificata, soprattutto a fronte di pensioni sempre più basse, sembrano aver modificato in maniera sostanziale le abitudini degli abruzzesi e il rapporto con la loro terra. Tanto che  il 72% dei cittadini d’Abruzzo sarebbe disposto addirittura a trasferirsi all’estero dopo la pensione per poter mantenere l’attuale stile di vita e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età.

Almeno secondo il quadro che emergerebbe dal tradizionale report dell’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare. Report in base al quale il 50 per cento degli abruzzesi teme che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, mentre un ulteriore 36 per cento vedrebbe il futuro molto incerto.

Tante le paure sul tappeto, a partire da quella di non essere in grado di  sostenere, in vecchiaia, eventuali  spese mediche  (40%), seguita da quella di cadere in povertà assoluta (32%), di non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (22%) e dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (18%).

Paure che vanno di pari passo con le difficoltà vissute già oggi, a partire dall’instabilita’ dello scenario economico (46%), dalla precarieta’ del lavoro (36%) e da una generale difficoltà a risparmiare per la vecchiaia (36%). A preoccupare anche il rischio di imprevisti e spese straordinarie, che potrebbero costringere ad utilizzare quanto prima i propri risparmi  (34%) e l’incertezza del quadro normativo del momento (34%).

Una situazione a fronte della quale gli abruzzesi, per per integrare la pensione, punterebbero soprattutto sulla previdenza complementare ( 44% ):  il 50% con un fondo pensione, il 36% con un piano individuale di risparmio e il restante 14% con una polizza assicurativa.

“Integrare la pensione di base con una rendita complementare e’ sempre più una necessità per gli italiani”, afferma Marco Mazzucco, direttore Distribuzione Marketing e Brand di Gruppo di Reale Mutua. – Occorre essere lungimiranti, giocare d’anticipo e quindi comprendere l’importanza di costruire per tempo, con una forma di welfare appropriata, una vecchiaia serena giorno dopo giorno”.

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