Morto a Penne per sospetta meningite, autopsia chiarirà cause. Sei medici indagati
PESCARA, 8 agosto – Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso del 74enne morto sabato all’ospedale di Penne per una sospetta meningite. La Procura di Pescara ha infatti affidato l’incarico per l’esame autoptico sul corpo dell’uomo. Ad eseguirlo, all’obitorio dell’ospedale di Chieti, il medico legale Ildo Polidoro.
Inizio previsto alle ore 13. I familiari dell’uomo hanno nominato un consulente di parte: si tratta del medico legale Cristian D’Ovidio. Nel fascicolo della Procura le ipotesi di reato formulate sono omicidio colposo e omissione di atti d’ufficio. Sono iscritti nel registro degli indagati sei medici. Si tratta di un atto dovuto per consentire loro di partecipare all’esame autoptico attraverso un consulente. Due degli indagati, infatti, al momento hanno nominato un consulente.
I familiari dell’uomo, tramite l’avvocato Giuseppina D’angelo, “tengono a chiarire di aver doverosamente investito la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara per accertare l’effettiva causa di morte del loro caro, in considerazione dell’allarme sociale provocato dalla divulgazione della notizia di decesso per sospetta meningite fulminante basata unicamente su dati clinici e non suffragata, allo stato, da riscontri diagnostici strumentali e di laboratorio”.
“Dunque – afferma il legale – nel rispetto della memoria del loro caro ed a tutela del loro diritto a conoscere la verità, oltre che a tutela della collettività decisamente preoccupata per possibili contagi, i miei assistiti hanno posto in essere le opportune segnalazioni ed il pm Andrea Papalia ha disposto l’accertamento tecnico irripetibile dell’esame autoptico per indagare in merito alle cause del decesso”.