Roseto, aggressioni e minacce alla ex compagna: stalker nei guai
ROSETO DEGLI ABRUZZI, 12 agosto – Per mesi ha perseguitato una 36enne di Roseto, aggredendola in più occasioni anche davanti agli amici e minacciando o malmenando i suoi conoscenti quando si intromettevano nelle loro discussioni. La donna, però, ha trovato il coraggio di denunciarlo e nei confronti dello stalker – un 33enne di San Benedetto del Tronto – gli agenti di Polizia del Commissariato di Atri hanno eseguito un’ordinanza di divieto di avvicinamento emessa dall’autorità giudiziaria.
La donna, che aveva iniziato una relazione sentimentale con l’uomo nel 2012, a causa del suo carattere aggressivo e violento e della sua soffocante gelosia aveva deciso di lasciarlo nel mese di aprile di quest’anno, ma il 33enne, che non si era rassegnato all’idea di perderla, aveva cominciato a perseguitarla con telefonate ed sms, insultandola e a volte anche minacciandola. In alcune circostanze di incontri occasionali o concordati, non aveva esitato a strattonarla e a malmenarla, costringendola a ricorrere alle cure del pronto soccorso.
In un crescendo di comportamenti ossessivi, l’uomo l’aveva anche aspettata sotto casa o nei ristoranti in cui andava con gli amici e l’aveva seguita fino al parcheggio dell’auto, aggredendola dopo l’ennesimo rifiuto della donna di riallacciare la relazione sentimentale. Nel mese di giugno 2017, addirittura l’aveva aspettata davanti ad uno stabilimento balneare di Roseto e, non riuscendo a parlare con lei, l’uomo aveva minacciato gli amici che erano con la donna.
Nei primi di luglio invece, mentre la 36enne si trovava a Grottammare in compagnia di amici, l’uomo aveva minacciato e aggredito uno di questi, tanto da convincere la donna a denunciare il tutto ai poliziotti del Commissariato di Atri, che immediatamente hanno avviato le indagini, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo.
Su richiesta del pm Medori, il gip Canosa ha emesso il provvedimento di divieto di avvicinamento per una distanza di 500 metri dalla donna e da uno degli amici di quest’utima, in qualunque luogo del territorio nazionale, nonché dall’abitazione e dal luogo di lavoro della vittima, con la prescrizione per l’indagato di non comunicare attraverso qualsiasi mezzo con la vittima.
Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti di Atri, in collaborazione con gli uomini del Commissariato di San Benedetto del Tronto.