PESCARA, 24 agosto – Dopo Barcellona l’allerta attentati,è sempre più alta anche in Italia. E così anche le città abruzzesi mettono in atto tutte le misure di sicurezza possibili. A partire da Pescara dove sulla scorta di quanto deciso durante il Comitato di ordine e sicurezza pubblica e a fronte delle indicazioni del Viminale, il Comune ha “strutturato un capillare piano di localizzazione di barriere a protezione di alcune aree del centro cittadino ritenute strategiche per la tutela della sicurezza e della pubblica incolumità”. Tra queste proprio la riviera dove il posizionamento delle barriere “betafence” partirà da stasera, con l’obiettivo  di rendere impossibile il transito in velocità di qualsiasi mezzo.

Il piano di sicurezza prevede in particolare l’installazione di 15  blocchi a protezione degli ingressi principali dei marciapiedi, posti a distanza di circa 200 metri l’uno dall’altro,  al fine di non consentire corse ma di rendere possibili i transiti autorizzati ad Attiva e dei soccorsi. Stessa cosa avverrà alla Madonnina, alla Nave, alla rotonda Paolucci, alle Naiadi.

Successivamente si procederà anche a rafforzare le barriere all’interno del quadrilatero del centro compreso fra Corso Vittorio, via Trieste, via Carducci, via Regina Elena.

“Su Corso Umberto e via Firenze – spiega il vicesindaco Antonio Blasioli – lo faremo collocando delle fioriere grandi per limitare il transito. Sulle restanti parallele verranno invece sistemati dei new jersey in cemento di più piccole dimensioni, colorati per essere maggiormente visibili e posti in modo sfalzato affinché non sia possibile entrare in corsa, ma si possa consentire il transito ai mezzi di soccorso e autorizzati. Questo accadrà su Piazza Muzii, sui due ingressi, via Quarto dei Mille, via Mazzini, via Piave, via Trento, via Roma, via Milano, via Firenze, angolo via Genova e via Trento”.

Definita questa fase di intervento l’amministrazione provvederà ad installare simili barriere anche a Pescara Vecchia, per mettere in sicurezza il tridente del centro storico, altro luogo di aggregazione.

“La sicurezza è la priorità – conclude Blasioli – specie in una città come la nostra che attraverso gli eventi ha ritrovato il suo ruolo di destinazione turistica e sta vedendo rinascere il comparto economico collegato, uno sviluppo che non può arrestarsi in nome della paura”.