Incendi in Abruzzo, Siulp L’Aquila: “Corpo Forestale smembrato, bilancio drammatico”
L’AQUILA, 25 agosto 2017 – Nonostante gli sforzi dei Vigili del fuoco e degli operatori della Protezioni civile, che da sei giorni sono alle prese con l’incendio sul Morrone, e che da ieri hanno ricevuto anche il supporto dell’esercito, l’emergenza roghi nella Valle Peligna e in Abruzzo continua. L’estate che si appresta ad andare agli archivi sarà indubbiamente ricordata come la peggiore, negli ultimi decenni, sul fronte degli incendi. Una circostanza che forse non a caso – come nota Fabio Laurii, segretario generale provinciale dell’Aquila del sindacato di polizia Siulp – “coincide con la disgregazione del Corpo Forestale dello Stato, avvenuta otto mesi addietro”.
Laurii attacca:
“Il personale è stato smembrato e in larga parte militarizzato in altre forze di polizia e il bilancio parziale degli incendi, che quest’anno hanno devastato l’Abruzzo, ex polmone verde, è davvero drammatico”.
L’esponente del Siulp chiama direttamente in causa il Governo:
“Le conseguenze, previste e prevedibili di certe riforme, fanno sì che oggi l’Autorità locale di Pubblica Sicurezza della provincia dell’Aquila, al culmine dell’innalzamento della minaccia terroristica, ma anche rispetto alla quotidiana lotta alla criminalità, abbia disposto che la Polizia di Stato, che è chiamata a garantire la sicurezza nelle aree urbane, debba occuparsi persino dei servizi di prevenzione degli incendi boschivi sulle montagne”.
Una catena di conseguenze che – a detta di Laurii – stanno rendendo il compito delle forze di polizia insostenibile:
“L’esiguità numerica delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in servizio in questa provincia, che per dotazione antincendio dispone solamente dell’estintore in dotazione nelle autovetture, rende difficile persino immaginare in che modo, nel rispetto della dignità umana dei poliziotti, si possano gestire concomitanti servizi di Ordine Pubblico, il controllo del territorio, la prevenzione, la repressione dei reati e, in ultimo, le imponenti misure di sicurezza che dovranno essere messe in campo sull’intera provincia per le visite istituzionali”.