Francavilla, Palazzo Sirena non c’è più. Il sindaco: “Nulla da festeggiare, il tempo dirà”
FRANCAVILLA, 27 agosto 2017 – L’annuncio del sindaco è arrivato questa mattina, poco dopo le 10, affidato ad un post su Facebook. “Il Palazzo Sirena non c’è più – scrive Antonio Luciani sul suo profilo –. Nessuno ha vinto né perso, non ci saranno festeggiamenti di alcun tipo perché non c’è nulla da festeggiare”.
Dopo tante polemiche, culminate con esposti in Procura e scontri a distanza tra il primo cittadino e Sgarbi, la partita dunque si chiude.
Luciani osserva:
“Non è stata una partita di calcio, ma una discussione tra tesi contrapposte seppur con toni accesi. Ora torniamo alla nostra vita, poi il tempo dirà. Leggo molte inesattezze sui giornali e sui social, che vanno dai costi ai volumi per finire alle inchieste. Fidatevi, con calma preciserò ogni singolo argomento senza alcun problema, mettendoci la faccia, come ho sempre fatto”.
Il riferimento è all’inchiesta aperta dalla Procura di Chieti, sulla base di un esposto presentato dal Comitato abruzzese del paesaggio, che ha allegato alla documentazione la comunicazione inviata dalla Soprintendente al sindaco, nella quale si chiedeva all’amministrazione di attendere fine mese, prima di avviare i lavori, per avere il parere del segretariato regionale della Soprintendenza.
I cittadini contrari all’abbattimento dell’opera, a partire dal comitato ‘Sirena Risorgi’, suonano le campane a morto.
“E adesso – si legge sul profilo Facebook del comitato – che le lacrime del cuore scorrono miste alla polvere e ai detriti, che restano macerie, ingombranti e piene della vita del passato, resta solo da porsi delle domande”.
Domande e interrogativi che ‘Sirena Risorgi’ torna a porre con forza:
“Perché Palazzo Sirena non c’era già più nel libretto pubblicitario del Blu Bar Festival del 2016? Perché Palazzo Sirena non c’era già più sul libretto pubblicitario di una associazione privata? Perché un architetto che lavora in collaborazione con il Comune disegna uno schizzo simbolico di una piazza pubblica, facendo sparire Palazzo Sirena, sul libretto pubblicitario di una associazione privata? Perché. Ormai restano solo domande. A cui il tempo darà le risposte, che non riusciranno mai a lenire le ferite”.