Mercato chiuso, ecco il nuovo Pescara. Attacco mostruoso, manca qualcosa in difesa
PESCARA, 1 settembre 2017 – Alla fine di un mercato complesso e problematico, soprattutto per la difficoltà di piazzare i tanti giocatori in esubero, esce fuori un Pescara competitivo sia sul piano della quantità che a livello di qualità. L’unico punto debole della squadra, almeno sulla carta, sembra chiamare in causa i centrali di difesa, che non si sposano a pieno con le necessità del boemo.
DIFESA
Partiamo dunque dalle note dolenti: Zeman, per il reparto arretrato, voleva almeno un centrale veloce, in grado di accorciare, impostare il gioco e sostenere una linea difensiva alta. Un giocatore con tali caratteristiche nella rosa del Pescara non c’è e non essendo stato possibile cedere almeno uno dei tanti centrali in rosa, non è stato possibile neanche acquistare un elemento con le caratteristiche richieste dal boemo. Zeman, in questa zona del campo, avrà comunque a disposizione un parco difensori di tutto rispetto, formato da gente del calibro di Bovo, Coda, Perrotta, Fornasier e Campagnaro. Resterà da capire se saranno i calciatori a doversi adattare al più presto al calcio del boemo o se sarà invece il boemo, per una volta, ad adattarsi alle caratteristiche dei calciatori. A giudicare da quanto visto contro il Foggia, Zeman sembrerebbe orientato verso la seconda ipotesi. Discorso diverso sulle corsie laterali, dove Balzano, Zampano, Crescenzi e Mazzotta rappresentano un lusso per la categoria.
Operazioni in entrata: Balzano, Mazzotta, Perrotta
Operazioni in uscita: Biraghi, Vitturini, Delli Carri
CENTROCAMPO
Sulla linea mediana del campo il Pescara esce profondamente rinnovato dal mercato: via Memushaj, Bruno e altre meteore della passata stagione, dentro giocatori dotati di buona tecnica e dinamismo come Proietti, Carraro, Palazzi e Valzania. L’acquisto last second Kanoutè è tutto da scoprire, mentre Brugman, ricollocato da Zeman nel ruolo di mezzala, se troverà le giuste motivazioni potrà essere l’arma in più di questo Pescara. Ci si aspetta tanto anche dal diamante grezzo Coulibaly.
Operazioni in entrata: Proietti, Carraro, Palazzi, Valzania, Kanoutè
Operazioni in uscita: Memushaj, Bruno, Muntari, Cubas, Verre, Coulibaly (resta in prestito per un anno)
ATTACCO
E’ il reparto che sembra fornire le maggiori garanzie: Pettinari sembra essere già stato miracolato da Zeman, l’allenatore che trasforma in oro qualsiasi attaccante tocca. Ganz scalpita ed è pronto ad esplodere. Cappelluzzo è un’alternativa utile per il gioco aereo. E sulle fasce c’è gente come Benali, Mancuso, Del Sole e Capone pronta a fare impazzire le difese avversarie. A proposito di Del Sole, ha fatto un storcere un po’ il naso la cessione alla Juve del gioiellino biancazzurro dopo appena 3 gare ufficiali: in cambio 1,5 milioni di euro, il cartellino di Kanoutè e il 50% dalla sua prossima eventuale cessione. Solo il tempo dirà se Sebastiani ci ha visto lungo o se invece dovrà mangiarsi le mani.
Operazioni in entrata: Ganz, Cappelluzzo, Mancuso, Capone, Baez, Latte Lath
Operazioni in uscita: Gilardino, Bahebeck, Mitrita, Muric, Cerri, Caprari, Kastanos, Nicastro, Pepe, Del Sole (resta in prestito per un anno)
PORTIERI
Pigliacelli è forse il portiere più zemaniano, nella testa come nei piedi. Giocatore estroso e spavaldo, domenica scorsa contro il Foggia ha dato dimostrazione della sua forza anche tra i pali. Fiorillo, pur essendo un portiere più canonico, meno votato a giocare coi piedi e a staccarsi dalla porta, rappresenta un’alternativa di lusso.
Operazioni in entrata: Pigliacelli
Operazioni in uscita: Bizzarri, Aldegani
Si ringrazia per la foto l’ufficio stampa della Pescara Calcio