Incendi Abruzzo, ambientalisti: “Bene cambio di marcia Regione su rimboschimento immediato”

PESCARA, 14 settembre – La Regione fa marcia indietro sulla linea del “rimboschimento immediato”. Una scelta alla quale ha contribuito la levata di scudi dell’ampio fronte che ha contestato la posizione iniziale del presidente D’Alfonso, formato dalla vasta galassia degli ambientalisti, dai partiti alla sinistra del Pd e dal Movimento 5 Stelle, secondo i quali la richiesta di una deroga alla legge che vieta il rimboschimento immediato a seguito degli incendi, da una parte favorisce gli interessi economici che potrebbero avere giocato un ruolo nell’ondata di roghi che hanno flagellato l’Abruzzo questa estate e dall’altra arreca un danno al patrimonio naturalistico della regione, che risulterebbe invece garantito dal rimboschimento naturale, più lento ma anche più ricco ed equilibrato.
Wwf, Legambiente, Italia Nostra e Marevivo “prendono atto con soddisfazione del cambio di marcia della Regione”, maturato in seguito alla riunione che si è tenuta ieri pomeriggio a Pescara, tra presidente, assessori regionali, sindaci e funzionari sulla situazione post-incendi, e a margine della quale ha avuto luogo anche un sit-in di protesta.
Secondo gli ambientalisti:
“Il buon senso e la ferma volontà dei territori hanno prevalso ed è stata abbandonata la sbagliatissima linea del ‘rimboschimento subito’, incautamente annunciata con prematura enfasi a roghi in corso. La linea giusta è quella del sereno ascolto degli esperti, precisando però che in questo novero vanno compresi solo con riserva gli ordini professionali, che hanno per la loro stessa natura giuridica un prevalente mandato per la tutela dei propri iscritti e della qualità del loro lavoro, e non dell’ambiente”.
WWF, Legambiente, Italia Nostra e Marevivo annunciano che daranno il loro contributo:
“Organizzeremo a breve, insieme ad altre associazioni ambientaliste, società scientifiche e atenei, un convegno sul tema della prevenzione degli incendi e della gestione dei boschi devastati dalle fiamme, nel quale saranno previste relazioni di docenti universitari di provata esperienza e di esponenti della Società Botanica Italiana. Un convegno scientifico al quale saranno invitati il presidente D’Alfonso, tutti i consiglieri regionali, i sindaci del territorio, oltre che gli assessori e i funzionari interessati al tema, con l’auspicio che vogliano essere presenti e ascoltare prima di qualsiasi decisione”.