Teramo, inneggia all’Isis e alla Jihad. Espulso giovane pakistano / FOTO e VIDEO
TERAMO, 18 settembre – Inneggiava alla Jihad violenta e all’Isis. Per queste ragioni un cittadino pakistano di 27 anni, che negli ultimi tempi si era trasferito a Teramo insieme alla ragazza, è stato espulso dal territorio nazionale, in quanto ritenuto “pericoloso per la sicurezza e la tranquillità pubblica”. L’uomo è stato accompagnato presso il Cpr di Torino ed è in attesa di essere rimpatriato nel Paese di provenienza.
L’attività investigativa, da parte della Digos di Teramo, è iniziata alla fine dello scorso anno, dopo che sul profilo Facebook dell’uomo sono iniziate a comparire immagini inneggianti alla Jihad. Immagini e slogan che, con il passare del tempo, sono diventate sempre più numerose e aggressive, con post a favore dell’Isis e di altri gruppi ed esponenti del radicalismo islamico, e contro Stati Uniti, Israele e India. Inoltre sono iniziate a comparire anche foto di diverse tipologie di armi.
Il cittadino pakistano, richiedente asilo e di religione musulmana, era giunto dalla Francia in Italia nel marzo 2015, stabilendosi a Campobasso. In seguito si era trasferito a Giulianova presso l’abitazione della fidanzata, per poi tornare a Campobasso a fine maggio. Negli ultimi giorni di luglio, infine, l’uomo era tornato a vivere con la donna in un appartamento di Teramo.
Dalle indagini, svolte in collaborazione con la Polizia postale del Compartimento Abruzzo e con la Digos di Campobasso, e con il coordinamento della Dda dell’Aquila, la questura teramana ha riscontrato:
“un indubbio oltranzismo religioso, comprovato in particolare dalla presenza di allarmanti foto ed immagini, chiaramente ed inequivocabilmente indicative di un’adesione, quanto meno ideologica, al terrorismo di matrice religiosa islamica”.
Inoltre, dopo che la Commissione Nazionale per il diritto di asilo, visti “i concreti e chiari indicatori di pericolosità”, aveva disposto la revoca della protezione sussidiaria e, conseguentemente, la questura di Campobasso aveva decretato il rifiuto del rilascio del permesso di soggiorno, è stato accertato che il cittadino pakistano ha occultato il proprio passaporto presso un connazionale, ospite in un Centro di accoglienza nella provincia di Campobasso, “con l’evidente scopo di evitare un’eventuale l’espulsione”.
Non sono emersi, invece, a carico del cittadino sottoposto al provvedimento di espulsione, riscontri relativi ad eventuali progetti di natura ostile o collegamenti con organizzazioni terroristiche.