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Pescara, D’Alfonso in aula a novembre per le lettere per il Si al referendum

Pescara, D’Alfonso in aula a novembre per le lettere per il Si al referendum

PESCARA, 21 settembre – Niente archiviazione per il presidente Luciano D’Alfonso e per il segretario del Pd Abruzzo Marco Rapino nell’ambito del fascicolo per abuso d’ufficio e violazione di dati personali in relazione alla vicenda delle lettere per il Sì al referendum dello scorso 4 dicembre. A rigettare la richiesta di archiviazione presentata dal pm Salvatore Campochiar,  il gip Antonella Di Carlo, che ha fissato la camera di consiglio per il prossimo 2 novembre.

Il fascicolo d’inchiesta vede D’Alfonso e Rapino  entrambi indagati per abuso d’ufficio e violazione dei dati personali, con il procedimento nato da alcuni esposti presentati da singoli cittadini e nei quali si lamentava l’invio, al numero privato di cellulare,  di diversi sms con finalità di propaganda elettorale e di telefonate che sarebbero state effettuate per conto del presidente della Regione in cui l’interlocutore, a precisa domanda di identificarsi, non avrebbe voluto rispondere con il proprio nominativo.

Il pm Salvatore Campochiaro aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma a seguito dell’opposizione motivata di un cittadino, relativa alla presunta carenza delle indagini preliminari svolte dagli inquirenti, il gip ha ritenuto di non poter accogliere tale richiesta fissando l’udienza in camera di consiglio.

Un successivo esposto era relativo anche alla lettera per il Sì al Referendum, che riportava lo slogan e l’indirizzo web “La Regione dice La Regione fa” che  fu anche oggetto della decisione dell’Agcom nazionale di sanzionare la Regione Abruzzo.

Sulla vicenda è stato aperto anche un procedimento da parte  dal Garante della Privacy.

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