Crisi, lavoro e sociale: i sindacati si mobilitano in Abruzzo. Sabato 4 manifestazioni
PESCARA, 12 ottobre – Crisi industriali, mancata attuazione di strumenti per uscire dalla difficile congiuntura, occupazione, sanità e politiche sociali. Cgil, Cisl e Uil Abruzzo si mobilitano sui grandi temi della regione. Sabato mattina, a Pescara, L’Aquila, Chieti e Teramo si svolgeranno dei presidi davanti alle Prefetture. Le quattro manifestazioni rientrano nell’ambito della giornata di mobilitazione promossa a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali sulla legge di bilancio. Oltre ai temi nazionali, per le tre sigle abruzzesi sarà occasione per ribadire priorità e criticità dell’Abruzzo.
Priorità e criticità che vengono ricordate dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Sandro Del Fattore, Leo Malandra e Michele Lombardo, i quali illustrano il programma delle iniziative di sabato. Le manifestazioni provinciali prenderanno il via alle ore 10 a L’Aquila, Chieti e Teramo e alle 11 a Pescara.
“In Abruzzo – dicono i segretari – sono aperte molteplici crisi industriali, che con gli ammortizzatori sociali sempre più ridotti rischiano di portare a tanti licenziamenti anche dove vi sono strumenti per contrastare la crisi, come le aree di crisi. E’ inoltre necessario dare seguito a strumenti di programmazione che anche i sindacati hanno contribuito a costruire. Tra questi, il Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo: pur essendoci rivolti al presidente di Regione, non abbiamo avuto risposte”.
I segretari di Cgil, Cisl e Uil si soffermano anche sulla questione occupazione:
“Gli ultimi dati – osservano – sono preoccupanti, ci sono ancora 25mila occupati in meno rispetto al 2008 e l’occupazione che si crea è fatta di contratti a termine e forme di part time involontario. C’è poi la partita della sanità e delle politiche sociali, su cui è ancora aperto il confronto con la Giunta regionale. Ci sono due grandi temi: la situazione dei precari e del personale, che sta diventando esplosiva, e il problema dei servizi sociosanitari sul territorio, davvero carenti in questa regione”.
A livello nazionale, i sindacati chiedono che nella legge di bilancio siano inseriti una serie di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo. In particolare Cgil, Cisl e Uil rivendicano: più risorse sia per l’occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali; il congelamento dell’innalzamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita; un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani che svolgono lavori discontinui; una riduzione dei requisiti contributivi per l’accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura; l’adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza.