TERAMO, 27 ottobre – Si era spacciato per un coetaneo, aveva agganciato una ragazzina via social network e l’aveva convinta a mandargli, video e foto intimi. A finire nella rete di un uomo di vent’anni, di Sondrio, una tredicenne teramana. L’uomo è stato arrestato questa mattina, con l’accusa di produzione di materiale pedopornografico e violenza privata.

Le indagini, condotte dalla Sezione di Teramo del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara e coordinate dal Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia su internet, sono partite dalla denuncia dei genitori della ragazzina.

L’uomo aveva contattato la giovanissima teramana dicendole di essere un quindicenne ed era riuscito presto a ottenere la fiducia di lei, le sue confidenze, e quindi l’aveva convinta a spostare le loro conversazioni in una chat che consentiva anche l’invio di audio e di video.

Dopo un po’ è riuscito anche a farsi mandare immagini molto personali. E poi ha cominciato a chiedere sempre di più, nonostante la ferma opposizione della ragazzina.

Che, impaurita, ha chiesto aiuto ad un’amica, anche lei minorenne. Lei ha provato anche ad aiutarla: ha contattato l’uomo e le ha detto di lasciare in pace la tredicenne. Lui, per tutta risposta, ha minacciato di mettere in rete i video già in suo possesso.

La tredicenne, comprendendo di essere entrata in una situazione più grande di lei, ha finalmente deciso di confidarsi con i genitori che, con la loro denuncia, hanno fatto partire le indagini.

Così questa mattina il giovane è stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Gargarella su richiesta del pm Roberta D’Avolio, della Procura Distrettuale  dell’Aquila.