Teramo, rifiuti: con il ribaltamento delle tariffe Tari riduzioni fino al 14% per le attività produttive
TERAMO, 30 ottobre – Diminuiscono i costi complessivi della Tari, la tariffa sui rifiuti, e il Comune pensa ad un ribaltamento delle tariffe con riduzioni fino al 14 per cento per le attività produttive a cui dovrebbe fare da contraltare un aumento intorno al 4 per cento per le famiglie. Tanto da far saltare su tutte le furie le opposizioni consiliari che questa mattina, in commissione consiliare, hanno fortemente stigmatizzato l’operato dell’amministrazione e annunciato battaglia.
“Come atto prodromico alla redazione del bilancio di previsione 2017, l’amministrazione comunale ha approvato il Pef 2017 e il conseguente ribaltamento delle tariffe Tari, con una proposta che verrà presentata nella prossima seduta del consiglio comunale – annuncia il Comune – Il provvedimento acclara una drastica riduzione dei costi complessivi della tariffa, con un abbattimento degli stessi pari a 685.436 euro, equivalente al 6,03 per cento in meno rispetto al Pef 2016, e una ulteriore riduzione di circa 35.000 euro sul consuntivo 2016, al netto dell’Ivae della quota di percolato, di pertinenza del Comune”.
Riduzioni importanti per l’amministrazione, che sottolinea come “per la prima volta il valore totale si avvicina in maniera significativa a quanto previsto nel capitolato della gara per l’aggiudicazione del nuovo partner privato, attualmente in corso“.
Un entusiasmo non condiviso dalle opposizioni, e che va di pari passo con un’altra decisione destinata a far discutere: quella del ribaltamento dei costi del piano tariffario sulle utenze domestiche (famiglie) e non domestiche (attività produttive) : 55% a carico delle domestiche e 45% non domestiche.
Un ribaltamento che di fatto si tradurrà, per l’amministrazione, in un risparmio molto significativo per le attività produttive.
“La scelta, consapevole e fortemente voluta dall’amministrazione, garantisce un efficace sostegno alle attività e agli operatori economici, e si espliciterà con riduzioni dal 10 al 14% per ciascuna tipologia merceologica, senza incidere in maniera sostenuta sulle utenze domestiche – conclude il Comune – Va peraltro aggiunto che la diminuzione in termini percentuali sopra indicata, non fotografa la dimensione effettiva del decremento, vista la significativa diminuzione dei contribuenti e delle superfici interessate, in ragione delle note criticità conseguenti agli eventi sismici (leggasi spopolamento e inagibilità) e alla crisi economica congiunturale tuttora in atto (fallimenti, chiusure attività commerciali, ecc.)”.