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L’Aquila, crollo del convitto nel terremoto del 2009: l’ex preside ottiene la grazia

L’Aquila, crollo del convitto nel terremoto del 2009: l’ex preside ottiene la grazia

L’AQUILA, 3 novembre – Era stato condannato a quattro anni di reclusione per il crollo del convitto scolastico a L’Aquila nel terremoto del 2009, del quale era preside e dove morirono tre studenti, e alla pena accessoria dell’interdizione dei pubblici uffici. Pena accessoria per la quale il dirigente scolastico friulano Livio Bearzi ha ricevuto la grazia, questa mattina, dal  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

A breve, dunque, Bearzi potrà rientrare a lavorare nella scuola.

L’ex preside del convitto aveva già ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Trieste l’affidamento in prova ai servizi sociali. Affidamento in prova che sta ancora svolgendo con attività di volontariato presso un consorzio che si occupa di accoglienza ai profughi.

La misura, confermata nell’aprile 2016 dal Tribunale di Trieste, gli era stata concessa in via provvisoria dal Magistrato di Sorveglianza di Udine il 23 dicembre 2015, con il provvedimento che gli aveva consentito di uscire dal carcere, in cui era rinchiuso dal 10 novembre 2015 in seguito all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Corte d’Appello de L’Aquila.

Il legale di Bearzi, l’avvocato Stefano Buonocore, ha espresso “grande soddisfazione” .

 

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