L’Aquila, chiedevano contributi spacciandosi per un’associazione di poliziotti
L’AQUILA, 11 novembre – Chiedevano cospicui contributi a scuole e istituti ecclesiastici, spacciandosi per un’associazione di Polizia. Ed è stata proprio la Polizia a Mettere fine all’attività di un gruppo di persone, domiciliate a Vastoe ora accusate di truffa e sostituzione di persona.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura dell’Aquila, sono state avviate in seguito a una denuncia presentata dal rappresentante di un istituto religioso che ha raccontato di insistenti telefonate ricevute da parte di una donna, qualificatasi quale funzionaria della Polizia di Stato.
La signora chiedeva un contributo in favore dell’Associazione Poliziotti Italiani: 90 euro, in cambio l’invio di un adesivo e di una rivista.
L’indagine ha consentito di risalire a un appartamento, utilizzato per stoccare le riviste: nel corso della perquisizione sono stati trovati 6 pacchi pronti per essere spediti ad altrettanti destinatari, istituti religiosi e scuole dell’intero territorio nazionale.
La rivista è “Noi cittadini per la sicurezza” ed è edita da F.C.R.
Secondo gli investigatori non esistono collegamenti tra i due indagati, un uomo e una donna, e le società che editano le riviste, che anzi, in un eventuale procedimento si costituiranno parte civile.
Il giro d’affari è stato stimato in 14 mila euro al mese.