PESCARA, 22 novembre – Sarà stata l’incursione degli inviati del programma Le Iene, che hanno messo alle strette il ministro Galletti e il governatore D’Alfonso sul caso Sox. Sarà stato l’allarme lanciato questa mattina dal Forum H2o, secondo cui la nube radioattiva di Rutenio 106, proveniente dalla Russia e che ha interessato recentemente l’Europa, con tensioni diplomatiche ai massimi livelli internazionali, “ha avuto una emissione radioattiva pari a un cinquantesimo di quella della sorgente di Cerio144 dell’esperimento Sox”, in programma proprio nel cuore del Gran Sasso. Fatto sta che la politica abruzzese è corsa ai ripari, approvando all’unanimità, in commissione attività produttive regionale, la risoluzione del Movimento 5 Stelle, che chiede il blocco immediato e definitivo dell’esperimento radioattivo Sox nei laboratori Infn del Gran Sasso.

Esulta il consigliere pentallato Riccardo Mercante:

“Siamo soddisfatti. Questa risoluzione approvata da tutta la maggioranza e da tutti i gruppi di opposizione impegna il presidente e la giunta tutta della Regione Abruzzo a mettere in campo tutte le azioni necessarie per interrompere e bloccare in modo definitivo, senza se e senza ma, l’esperimento. Della sua pericolosità abbiamo già argomentato precedentemente, così come dell’assoluto silenzio della Regione relativo all’autorizzazione rilasciata già due anni fa. Abbiamo messo in campo ogni azione possibile dentro e fuori dal palazzo per bloccare questa pericolosa operazione”.

Resterà da vedere quali effetti, in concreto, sarà in grado di produrre la risoluzione approvata. Intanto, però, è un segnale. Ed è anche una risposta indiretta al presidente D’Alfonso, che ha fatto scena muta davanti alle domande dell’inviata de Le Iene,  che chiedeva conto delle autorizzazioni rilasciate due anni fa dalla Regione Abruzzo. D’Alfonso, anzi, ha fatto di più, “accompagnando” energicamente alla porta l’inviata del programma televisivo. Non certo un esempio di bon ton. La cosa più grave, ad ogni modo, è che ha lasciato senza risposte i cittadini, su una questione così delicata per la salute e la sicurezza dell’Abruzzo e dell’intero Paese.