Coppa Italia, Sampdoria-Pescara 4-1: avvio da incubo, poi la reazione. Bene Ganz e Elizalde
GENOVA, 28 novembre – Non era questa la gara da vincere. Troppa differenza, sul piano tecnico, tra la Sampdoria di Marco Giampaolo e il Pescara di Zeman. Dopo la batosta di La Spezia, però, era lecito attendersi una minima reazione sul piano dell’attenzione, della voglia e della determinazione. E’ arrivata una risposta a metà: primo tempo da incubo al Marassi, dove soprattutto nelle fasi iniziali, ad ogni affondo dei padroni di casa, il Pescara evidenzia un approccio ai limiti del dilettantismo. Nella seconda parte della gara biancazzurri più disinvolti e protagonisti di alcune buone trame di gioco.
Al Marassi Zeman schiera Ganz e Benali dal primo minuto. Fuori Pettinari e Capone, con Mancuso che completa il tridente offensivo. A metà campo Coulibaly prende il posto dell’infortunato Palazzi e compone la linea mediana con Carraro e Brugman. Prima apparizione stagionale per Campagnaro, che fa coppia con Perrotta al centro della difesa. Zampano e Mazzotta terzini. Torna tra i pali Pigliacelli.
PRIMO TEMPO
Basta un minuto, alla Sampdoria, per andare in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio di punizione la difesa del Pescara è immobile, Kownacki ringrazia e realizza. Zeman sconsolato in panchina. I blucerchiati prendono a pallonate il Pescara, con Caprari che a tu per tu con Pigliacelli sbaglia clamorosamente. Sembra una partita di allenamento.
Dopo l’inizio shock gli abruzzesi si riorganizzano e provano a mettere la testa fuori dal guscio. All’8′ va al tiro Benali, da posizione defilata, ma la palla finisce alle stelle. Un minuto dopo è Kownacki ad effettuare un cross dalla destra, che trova Ramirez solo davanti a Pigliacelli: colpo di testa e palla in rete. Nessun difensore si oppone. Pescara allo sbando.
I blucerchiati continuano a macinare gioco, bucando sistematicamente una linea mediana fragile e impalpabile. Difesa lenta e fuori sincrono, nonostante la presenza dell’intramontabile Campagnaro. Poi i ragazzi di Giampaolo abbassano i ritmi e il Pescara guadagna metri, senza comunque riuscire mai a far male. Alla mezz’ora fa male invece la Sampdoria, con Caprari che sfonda al centro, penetra in area e batte per la terza volta Pigliacelli. Perrotta, Campagnaro e Zampano sembrano birilli. Non esulta l’ex attaccante del Delfino.
Al 36′ ottima occasione per Carraro, che conclude dal limite dell’area, ma Puggioni si distende e devia in corner. Sugli sviluppi dell’azione va al tiro Campagnaro, che però trova un giocatore avversario a fare muro. Tre minuti dopo ci prova Zampano, Puggioni respinge. Al 41′ è bravo Pigliacelli a neutralizzare la velenosa conclusione di Capezzi su calcio di punizione. Un minuto dopo Zampano dalla destra per Ganz, con l’attaccante del Pescara che gira a botta sicura ma trova uno strepitoso Puggioni che manda in angolo.
SECONDO TEMPO
In avvio di ripresa Alvarez, entrato al posto di Ramirez, semina il panico nell’area avversaria e conclude di poco fuori. Al 53′ Pigliacelli recupera palla in uscita, cambio di gioco per Benali che riceve e affonda sulla corsia sinistra: diagonale preciso e palla in rete. Quattro minuti dopo la Samp potrebbe calare in poker, ma Kownacki, che è liberissimo al centro dell’area, sbaglia clamorosamente il controllo. Al 59′ Coulibaly serve Ganz dalla destra: splendida rovesciata, ma Puggioni c’è. Al 65′ è Elizalde, appena entrato, a sfiorare il palo sugli sviluppi di un corner.
Al 73′ Elizalde commette una grave ingenuità, perdendo palla in uscita e Kownacki batte Pigliacelli, che copre male il primo palo. Cinque minuti dopo splendido assist del gioiellino uruguaiano per Ganz, che ancora una volta trova Puggioni sulla sua strada: la palla finisce sui piedi di Benali, che a porta sguarnita spara alto.
I biancazzurri chiudono all’attacco, ma il risultato non cambia: vince la Samp 4-1. Arrivano segnali di vivacità da Ganz e Elizalde. Chissà che Zeman non ne tragga ispirazione per schierarli sabato prossimo, all’Adriatico, nella delicata sfida contro la Ternana. Una gara che potrebbe anche decidere il futuro del tecnico boemo.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni, Sala, Silvestre (35’st Andersen), Regini, Murru, Praet, Capezzi, Verre, Ramirez (1’st Alvarez), Caprari (31’st Duricic), Kownacki. A disposizione: Tozzo, Pires, Barreto, Ferrari, Gomes, Bereszynski, Torreira, Zapata, Ivan. All. Marco Giampaolo
PESCARA (4-3-3): Pigliacelli, Zampano, Perrotta, Campagnaro (23′ st Fornasier), Mazzotta (17′ st Elizalde), Coulibaly, Carraro (35’st Kanouté), Brugman, Mancuso, Ganz, Benali. A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Valzania, Pettinari, Latte Lath, Capone, Cappelluzzo, Del Sole, Baez. All. Zdenek Zeman
Arbitro: Forneau di Roma
Reti: 1’pt Kownacki (S), 9′ pt Ramirez (S), 30′ pt Caprari (S), 53′ Benali (P), 73′ Kownacki (S)
Corner: 6-2 per il Pescara
Ammoniti: Perrotta (P), Campagnaro (P), Fornasier (P)