AVEZZANO, 1 dicembre  – E’ stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione Antonio Alfredo Di Renzo, 53 anni, di Avezzano, accusato di aver praticato usura ai danni di operatori commerciali di Avezzano.

La sentenza è stata emessa dal Tribunale collegiale di Avezzano,  presidente Lupia, a latere Mastelli e Sgattoni, dopo una lunghissima camera di consiglio.

Di Renzo, secondo l’accusa, avrebbe commesso il reato di usura sfruttando le difficoltà connesse al cattivo andamento dell’attività commerciale e  i rapporti avuti nell’ambito professionale quale ragioniere, consulente fiscale ed intermediario finanziario, con la parte offesa G.A. 58 anni, pure di Avezzano.

I fatti risalgono agli anni 2005/2010 periodo in cui le parti instaurarono rapporti non solo di amicizia ma anche commerciali, che nel tempo portarono il cinquantottenne di Avezzano ad avanzare delle iniziali richieste, tipo cambio assegni, accolte dall’imputato. Le condizioni sono poi cambiate tanto da sfociare, appunto, nell’usura.

Una parte del capo di imputazione è stata dichiarata prescritta, per altre c’è stata assoluzione perché il fatto non sussiste.

Nella vicenda è coinvolta anche la sorella della parte offesa, costituitasi parte civile, in relazione alla presunta cessione di effetti cambiari avvenuti nel periodo 2009/2010, rilasciati a garanzia del fratello, con l’applicazione di interessi sopra la soglia legale.

Il Pm Maurizio Maria Cerrato, aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione e 8.000 euro di multa. Il Tribunale inoltre ha in parte accolto le richieste dell’avvocato Roberto Verdecchia, difensore di parte civile.