Teramo, il coordinamento provinciale di Forza Italia tira la volata a Paolo Gatti e Gianni Chiodi
TERAMO, 5 dicembre – La pezza è peggiore del buco. E suona come un tentativo disperato di giustificare a tutti i costi la decisione di sacrificare Maurizio Brucchi sull’altare di altri giochi politici, in vista delle prossime elezioni. Perché se la crisi di quella che un tempo era la maggioranza di centrodestra al Comune di Teramo e l’impasse politico amministrativa hanno caratterizzato fin dall’inizio il secondo mandato dell’era Brucchi, il paradosso odierno è che al triste epilogo di questa lenta agonia abbiano contribuito proprio quei consiglieri del gruppo di maggioranza relativa, che di fatto ha governato la città. E che fanno riferimento al vicepresidente del consiglio regionale Paolo Gatti.
Tanto che il comunicato del coordinamento provinciale di Forza Italia, firmato da 9 componenti su 14, suona come una mera sviolinata ai due grandi artefici della caduta di Brucchi: Paolo Gatti e Gianni Chiodi. Tanto che, a scanso di equivoci, i nove componenti che sottoscrivono il documento (Giacomo D’Ignazio, Jwan Costantini, Gabriele Astolfi, Danilo Crescia, Lanfranco Cardinale, Amelide Francia, Alessia Ventura, Luca Ciafardoni e Annapaola Mazzone) sentono il dovere di precisare come del coordinamento siano membri anche gli stessi Chiodi e Gatti (che però guarda caso non firmano) e come dunque “solo in 3 su 14” si siano tirati fuori dal documento. Omettendo che tra chi non ha firmato c’è proprio il coordinatore provinciale del partito Vincent Fanini, che al contrario poche ore prima aveva espresso la propria delusione per la vicenda e rinnovato la propria stima a Brucchi.
“I sottoscritti componenti del Cordinamento provinciale di Forza Italia della Provincia di Teramo manifestano il proprio dispiacere per l’esito della vicenda amministrativa del Comune capoluogo – si legge nel documento – Va preliminarmente osservato che siamo un partito di ispirazione liberale, nel quale prevalgono, come è giusto che sia, i valori della lealtà e del rispetto dei cittadini e delle comunità, sopra ogni cosa. Purtroppo, come è noto a tanti, a Teramo la coalizione si era divisa da tempo, con l’uscita dalla maggioranza di Fratelli d’Italia e della lista Al centro per Teramo, con motivazioni che evidentemente il sindaco, supremo custode della unità della maggioranza, non è riuscito ad affrontare e superare”.
Il coordinamento provinciale di Forza Italia, lungi dal fare autocritica al suo interno, punta quindi il dito contro i cosiddetti “dissidenti”:
“L’esistenza di alcuni consiglieri resisi indipendenti e cosiddetti dissidenti, ha concretizzato poi una instabilità politica che ha portato la maggioranza a non essere più tale, ed il sindaco, dopo numerose verifiche e rimpasti, a rassegnare anche le dimissioni nella scorsa primavera – continua il documento – Riteniamo che il persistere della ingovernabilità abbia doverosamente portato alla scelta, sofferta ma di grande serietà, di prendere atto coraggiosamente della situazione. Da tempo, infatti, la crisi ormai permanente non consentiva più di governare con serenità ed in modo incisivo, e la decisione di restituire la parola ai cittadini è stata certamente una scelta dolorosa ma responsabile, e soprattutto di lealtà nei confronti degli stessi, i quali potranno già in primavera scegliere il progetto politico migliore per Teramo”.
Per concludere, la sviolinata a Chiodi e Gatti:
“Con l’occasione intendiamo esprimere la nostra piena vicinanza personale e politica a Gianni Chiodi e Paolo Gatti, che hanno confermato ancora una volta lucidità di visione e limpidezza di comportamenti, e che rappresentano nel modo migliore Forza Italia e il centrodestra nella nostra provincia”.
A finire nell’angolino, in castigo, solo Maurizio Brucchi.