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Teramo commissariata, Abruzzo Civico: “Nessun processo, ma città più povera”

Teramo commissariata, Abruzzo Civico: “Nessun processo, ma città più povera”

TERAMO, 9 dicembre – Nessun processo, ma una città più povera, sopita e senza progetti. Il coordinamento di Abruzzo Civico Teramo fa il punto sulle condizioni e sul futuro della città dopo la caduta dell’amministrazione e il commissariamento. 

 “Non vogliamo fare processi a ciò che è stato e sulla caduta dell’amministrazione ma è innegabile che questa città sia oggi più povera, più triste e più brutta di quanto non era nove anni fa – ha spiegato il coordinatore cittadino Siriano Cordoni – tanti progetti strategici sono stati abbandonati, come quello per il nuovo teatro, tante iniziative culturali sono state lasciate morire, la città è come addormentata, noi vogliamo farla tornare davvero una città capoluogo che sia al centro della nostra provincia”

Sul fronte delle future alleanze il coordinatore provinciale Carlo Simone ha spiegato:

“Non abbiamo preclusioni o pregiudizi, siamo una forza civica e puntiamo a costruire un progetto per la città con chiunque sia disposto a confrontarsi in modo leale sui programmi, ovviamente pretendiamo dalle altre forze politiche il rispetto che noi stessi abbiamo sempre dimostrato di avere”.

Gianluca Pomante sottolinea che:

“Non c’è alcun senso di compiacimento per la caduta di Brucchi si è trattato di un triste epilogo per la città e possiamo solo ribadire che l’avevamo previsto. Ora ci aspettano diversi mesi di commissariamento e ci auguriamo che siano mesi non solo di transizione ma di lavoro per frenare il declino in atto con tutte le azioni possibili”.

Per questo al commissario sarà presentato un dossier che elenca tutte le priorità: dai 28 posti in pericolo per i lavoratori Tercoop alla necessità di completare i lavori di rifacimento di Corso San Giorgio, fino alla gestione dell’emergenza post terremoto.

 

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