Terremoto, Mazzocca risponde alle polemiche: “Tutti i danni coperti”. E punta il dito contro alcuni Comuni
PESCARA, 1 novembre – E’ arrivata nella tarda serata di oggi, attraverso una nota, la replica del sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, alle polemiche delle ultime ore sulla gestione dell’emergenza post-terremoto in Abruzzo.
Mazzocca, in primo luogo, fornisce rassicurazioni ai cittadini che hanno subiti danni a causa del sisma.
“Non posso non evidenziare il pensiero ripetutamente espresso dal Commissario Errani e sottolineato dal Vice Commissario D’Alfonso, riguardo al fatto ‘che tutti i danni ulteriormente riportati dal patrimonio privato, pubblico e religioso nei comuni interessati dal sisma del 30 di ottobre troveranno copertura finanziaria’. Importante, inoltre, anche l’accoglimento, in sede di Consiglio dei Ministri di ieri, della ‘richiesta dei presidenti di Regione di adottare una normativa capace di velocizzare le verifiche di resistenza strutturale degli edifici’, alla luce dell’esorbitante numero delle richieste ricevute”.
Parole tanto esplicite quanto impegnative, a margine delle quali Mazzocca ne approfitta per tornare su quei piccoli corto circuiti che hanno caratterizzato, nelle ultime 48 ore, la gestione dell’emergenza in Abruzzo. Mazzocca ricostruisce l’andamento delle operazioni a partire da domenica e punta il dito contro alcuni Comuni, che a suo dire non avrebbero fornito la collaborazione necessaria.
“Unitamente al capo dipartimento ingegner Primavera, fin dalle 8,45 del 30 ottobre, sono stato personalmente in Sala Operativa della Protezione Civile regionale per coordinare direttamente le operazioni nelle prime 24 ore, tipicamente corrispondenti ai momenti più critici. Da allora abbiamo continuamente interloquito, 24 ore su 24, con i tantissimi sindaci che si sono messi in contatto con noi per l’intera giornata, al fine di coadiuvare e supportare la loro attività quali responsabili di Protezione civile del proprio territorio. A tal riguardo, registriamo come alcuni Comuni non hanno comunicato criticità di sorta: come, ad esempio, il Comune di Atri, che non solo non ha richiesto alla nostra protezione civile l’effettuazione di sopralluoghi, ma ad oggi non ci risulta ancora aver aperto il Centro Operativo Comunale. Per altro, contattato telefonicamente da operatori dell’Ospedale di Atri ed informato tempestivamente l’assessore regionale Paolucci, abbiamo subito verificato come in poche ore si è riusciti ad allocare i pazienti del Reparto di Rianimazione in altri presidi, mettendoli in condizioni di sicurezza. Inoltre, sempre ad Atri e relativamente al tema degli edifici scolastici, registriamo come degli 11 plessi verificati, in 9 di essi sono state riscontrate condizioni di agibilità mentre per i restanti 2, ad oggi, non ancora risulta essere stata avanzata al Centro Operativo Regionale alcuna richiesta di somme per il ripristino dell’agibilità”.
Infine, in riferimento alle polemiche sulle presunte disfunzione nel monitoraggio effettuato dalla Regione, in merito ai comuni colpiti dal sisma, Mazzocca precisa:
“Riguardo all’inserimento di questo o quel Comune nell’ambito di una fantomatica mappatura della Regione, concordo con le indicazioni dei Dipartimento nazionale, in base alle quali sia assolutamente prematuro stilare ‘classifiche’ di sorta entro le 72 dal verificarsi dell’evento”.