Il Comune di Montesilvano sbaglia, il tribunale lo condanna a pagare due volte
MONTESILVANO, 3 novembre – Un errore di valutazione giuridica costa caro al Comune di Montesilvano, condannato a pagare quasi il doppio della cifra che avrebbe dovuto versare per liquidare un debito pregresso. Chi sbaglia paga, verrebbe da dire. Peccato che a pagare siano sempre i cittadini. Non in questo caso, per fortuna, visto che il Comune di Montesilvano è coperto da una polizza assicurativa e sarà dunque la compagnia Aig Europe a farsi carico di ogni onere risarcitorio e relativo alle spese di lite.
La vicenda inizia nel 2012, quando la Eos Srl di San Giovanni Teatino, tramite il proprio legale Alberto Faccini Caroppo, richiede un decreto ingiuntivo nei confronti della ditta Fanì Vincenzo Srl di Silvi, per il mancato pagamento di una consulenza aziendale dal valore di 42.663 euro. Ottenuta la formula esecutiva e in assenza di riscontri dalla controparte, il legale della Eos Srl appura l’esistenza di un credito di 90.459 euro, vantato dalla Fanì Srl nei confronti del Comune di Montesilvano e richiede il pignoramento presso terzi di una parte dell’importo.
Il 19 ottobre del 2012 l’ufficiale giudiziario compie l’atto di pignoramento, intimando al Comune di Montesilvano di mettere 66.226 euro (un importo comprensivo del credito avanzato dalla Eos Srl, degli interessi maturati e delle spese legali) nella disponibilità del giudice dell’esecuzione. L’ente comunale non fornisce risposta fino al 17 dicembre del 2012, quando comunica alla Eos Srl che i soldi non ci sono più, in quanto l’intero importo era stato utilizzato per pagare i debiti maturati dall’azienda di Silvi nei confronti di Inps, Inail e Cassa Edile.
A giudizio dei legali del Comune di Montesilvano, infatti, l’importo non era a disposizione di terzi, poiché il Durc della ditta Fanì Vincenzo Srl risultava negativo e dunque a prevalere era la necessità di soddisfare i debiti nei confronti degli enti di previdenza. Secondo il legale della Eos Srl, invece, una volta effettuato il pignoramento, la somma sottoposta al provvedimento non poteva essere utilizzata per altri scopi e il Comune di Montesilvano avrebbe potuto corrispondere agli enti di previdenza soltanto la differenza tra il debito della Fanì Srl e la cifra pignorata.
Il giudice del tribunale di Pescara, Domenica Capezzera, il 10 giugno del 2014 aveva dato regione all’avvocato Faccini e alla Eos Srl. La sentenza era stata confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila, presieduta dal giudice Giuseppe Iannaccone, il quale aveva disposto che le somme pignorate tornassero nelle mani del giudice dell’esecuzione: Eos srl doveva dunque incassare le somme, ma nel frattempo era intervenuto il fallimento della ditta Fanì Vincenzo Srl.
Alla luce di questo nuovo passaggio, non potendo ottenere le somme dovute dalla società fallita, la Eos Srl ha avanzato una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune di Montesilvano, accusando l’ente di essere stato negligente, in quanto aveva disposto impropriamente di somme che risultavano pignorate.
Due giorni fa il giudice del tribunale civile di Pescara, Gianluca Falco, ha dato ragione alla Eos Srl, condannando il Comune di Montesilvano a versare all’azienda del Chietino la somma dovuta, che tra interessi maturati e spese legali ha quantificato in oltre 50mila euro.
Ciò significa che, a causa di un errore di valutazione, pagherà tutto il Comune di Montesilvano, costretto ad effettuare un doppio esborso: da una parte quello già effettuato, nei confronti degli enti di previdenza e corrispondente ai 90.459 euro di debiti maturati nei confronti della Fanì Srl; dall’altro un nuovo esborso, pari ad oltre 50 mila euro, che non avrebbe dovuto corrispondere se si fosse attenuto all’atto di pignoramento.