TERAMO, 8 febbraio – Ha resistito pensando che fosse solo un periodo, che prima o poi quell’uomo che aveva sposato, e dal quale aveva avuto tre figli, sarebbe cambiato. Ma la vita coniugale ormai era diventata un inferno, fatto di continui soprusi, violenze, abusi. E così alla fine ha trovato la forza di ribellarsi, cercando aiuto in un centro antiviolenza e denunciando il marito, un 49enne teramano per il quale questo pomeriggio si è aperto il processo davanti al collegio.L’uomo deve rispondere di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

Secondo l’accusa l’uomo in più occasioni avrebbe minacciato e maltrattato la moglie anche davanti ai tre figli, di cui due minorenni, arrivando anche a brandire un coltello e costringendola ad avere rapporti sessuali. Rapporti ai quali la donna sarebbe sottostata per cercare di calmare l’uomo e non peggiorare la situazione.

Una situazione che sarebbe andata avanti fino a quando l’uomo non avrebbe iniziato a manifestare aggressività anche nei confronti dei figli, strattonandoli e tirandogli i capelli.

Solo a quel punto, per paura che la situazione potesse degenerare, la donna avrebbe trovato il coraggio di ribellarsi, cercando un aiuto presso un centro antiviolenza e denunciando il marito.

Oggi, nel corso della prima udienza del processo, davanti ai giudici del collegio la donna ha confermato tutte le violenze, raccontando il suo calvario in un’udienza a porte chiuse.

Nel corso della stessa udienza sono stati ascoltati anche la madre della donna e i figli.