Abruzzo, dal Governo 60 milioni di euro per la manutenzione delle strade provinciali
PESCARA, 14 febbraio – Oltre 17 milioni di euro per la Provincia di Chieti, 18 milioni per quella dell’Aquila, 10,3 per quella di Pescara e 13,9 per la Provincia di Teramo: ammontano ad oltre 60 milioni di euro le risorse destinate agli interventi di manutenzione della rete stradale provinciale abruzzese. Li prevede il decreto di riparto di 1,620 miliardi proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha avuto l’intesa dalla Conferenza Stato – Città ed autonomie locali. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
“Abbiamo chiuso la partita anche su questa emergenza lavorandoci dodici mesi con i colleghi presidenti di Regione, col ministro Delrio e con Paolo Gentiloni. Finalmente si sono convinti e hanno assegnato le risorse per la manutenzione della viabilità provinciale. Mi sono battuto un anno intero per questa assegnazione, ben conoscendo la situazione di difficoltà che vivono le Province a livello finanziario, difficoltà che si ripercuotono sulla manutenzione della rete stradale cosiddetta minore”.
D’Alfonso ricorda poi i “56 milioni di euro che ha dato Regione Abruzzo alle Province, autonomamente, senza nessun obbligo da ordinamento“, somma, prevista nell’ambito del Masterplan con Dgr numero 565 dell’11 ottobre 2017, che arriva a 69 milioni di euro se si considerano le risorse assegnate a partire dal 2014.
Per quanto riguarda il decreto, lo stanziamento di 1,62 miliardi è stato ripartito su un periodo di sei anni, con 120 milioni di euro per il 2018 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023. A provvedere all’erogazione delle risorse a province e città metropolitane indicate dal decreto è la Direzione Generale per le strade e autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero, entro il 30 giugno di ogni anno.
Il decreto disciplina l’utilizzo delle risorse, che non potranno essere utilizzate per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di ambito stradale, ma solo per interventi di progettazione e di adeguamento normativo, miglioramento della sicurezza, percorsi per la tutela di utenti deboli, salvaguardia pubblica incolumità, riduzione dell’inquinamento ambientale, riduzione del rischio da trasporti soprattutto quelli eccezionali, incremento della durabilità e riduzione dei costi, anche grazie alla programmazione pluriennale.
Per la ripartizione delle risorse sono stati applicati i criteri di consistenza della rete viaria (estensione chilometrica e numero dei veicoli), del tasso di incidentalità, della vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, cui sono stati attribuiti specifici parametri.
Il monitoraggio sarà effettuato dalla Struttura Tecnica di Missione del Mit, tramite una specifica piattaforma informatica. Nell’ambito della ripartizione, si segnala che la quota prevista per il Sud è il 38%, ossia una percentuale superiore a quella prevista dall’articolo 7 del Decreto Legge n. 243/16, convertito con Legge del 27 febbraio 2017.