L’appello del sindaco di Navelli: “Sbloccare le 400 pratiche per la ricostruzione ferme al Genio Civile”
L’AQUILA, 15 febbraio – La paralisi dell’ufficio del Genio Civile dell’Aquila e un forte freno alla ricostruzione. Il sindaco di Navelli, Paolo Federico, coordinatore dei Comuni dell’area omogenea 6 rivolge dunque un appello al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, a Paolo Esposito titolare ufficio speciale per la ricostruzione e al dirigente del genio Civile, Carlo Giovani.
“Dai dati in nostro possesso – afferma Federico – risulta che sono oltre 400 le pratiche che attendono di essere esaminate. Di queste circa 100 sono state assegnate a professionisti esterni mentre altre 80 sono state affidate ad altri uffici del genio Civile. Ricordo – ha aggiunto – che questo passaggio di pratiche non è affatto giustificabile in quanto, con apposito Regolamento n. 3/2016, è stato introdotto il deposito sismico che prevede la sola verifica della completezza della documentazione senza entrare nel merito dei contenuti tecnico-amministrativi della singola pratica”.
Il richiamo di Paolo Federico è alla politica che:
“deve fare la sua parte, per questo chiediamo un rapido intervento per sbloccare l’ufficio del Genio Civile e ridare slancio alla ricostruzione e soprattutto, consentire alle persone, che attendono da nove anni, di rientrare nelle proprie case”.
L’area omogenea 6 è composta dai paesi di Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Navelli, Prata D’Ansidonia, San Pio delle Camere, San Benedetto in Perillis e Collepietro.