Elezioni, Giorgetti (Lega): “L’Abruzzo ha in mano il futuro del Paese”
CHIETI, 16 febbraio – “Voi avete in mano il futuro dell’Italia, non fatela morire”: il vicesegretario nazionale di Lega – Salvini Premier, Giancarlo Giorgetti, al suo secondo giorno di visita in Abruzzo, sottolinea il ruolo decisivo che, numeri alla mano, gli elettori della fascia centrale adriatica, e della nostra regione in particolare, potranno avere nella vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo.
A Chieti, nella Casina dei Tigli, presenti non solo candidate e candidati, ma anche rappresentanti delle categorie professionali e il sindaco Umberto Di Primio. Giorgetti sfiora il tema di una presunta ingovernabilità e chiama all’impegno, innanzitutto, i cittadini:
“Non vi fate condizionare dai sondaggi nulla è in bilico: il buonsenso della gente alla fine prevarrà. Noi vi chiediamo un voto per portare in Parlamento quello che pensano le persone di Chieti. Abbiamo le idee molto chiare: quello che vedete sui manifesti è quello che andremo con coerenza a sostenere”.
Anche Lega – Salvini Premier Abruzzo si prepara al grande appuntamento di piazza in programma a Milano il 24 febbraio, a un passo dalla chiusura della campagna elettorale: autobus gratuiti porteranno in Lombardia aderenti e simpatizzanti, ma soprattutto le istanze di una regione che ha bisogno di ritrovare la strada dello sviluppo.
Giuseppe Bellachioma, coordinatore regionale del movimento e candidato alla Camera nei due collegi L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara, mette l’accento sull’importanza della partecipazione, partendo da quella che definisce “una grande e leale collaborazione con le altre forze di centrodestra”, che porterà alla vittoria nelle elezioni politiche. L’obiettivo finale, ad ogni modo, è quello di “lavorare, per riprenderci la nostra regione”.
Perché, come evidenzia l’economista Alberto Bagnai, candidato nel proporzionale al Senato
“il quadro internazionale ci dice che una nuova crisi sta per arrivare e non possiamo essere governati da chi ha messo il Paese in ginocchio. La rivoluzione del buonsenso è rispondere alle domande vere, quelle sul nostro futuro e sul futuro dei nostri figli”.