Santa Croce diffida la Regione: “Concessione scaduta, stop attività sorgente Valle Reale”
L’AQUILA, 16 febbraio – Diffida legale alla Regione Abruzzo, affinchè sia bloccata l’attività di sfruttamento della sorgente di acqua minerale “Valle Reale” nei comuni di Popoli e San Benedetto in Perillis, perché la concessione alla Gran Guizza, del gruppo San Benedetto, è scaduta lo scorso 10 febbraio. Ad inviarla è la Santa Croce, che ha inviato la stessa nota alla Guardia di finanza, al fine di verificare possibili violazioni di legge. A renderlo noto è la stessa società dell’imprenditore molisano Camillo Colella.
Negli ultimi due anni la captazione è andata avanti a seguito di proroghe. Secondo la società del patron Camillo Colella, l’ultima proroga, concessa il 10 maggio 2017 in attesa del nuovo bando di gara, prevede il termine del 10 febbraio.
A proposito del bando, è stato pubblicato il 12 maggio 2017, ma non se ne conosce l’esito: anche in questo senso, alla luce della partecipazione con la controllata italiana Beverage, la Santa Croce sollecita una decisione da parte della Regione Abruzzo. Alla gara ha preso parte anche la Gran Guizza.
La società di Colella sta già portando avanti un duro contenzioso con la Regione Abruzzo, da quando gli è stata revocata, a fine 2015, la concessione della sorgente di Sant’Antonio Sponga di Canistro, a causa dell’annullamento del bando della Regione, a seguito di un ricorso del Comune di Canistro.
La Santa Croce aveva chiesto una proroga della concessione, per salvaguardare i lavoratori e la produzione, in attesa del nuovo bando poi assegnato nel marzo 2017 alla Norda dei fratelli Pessina. La Regione però non ha concesso nessuna proroga ed ora la Santa Croce si aspetta che si adotti la stessa decisione anche per quel che riguarda la concessione scaduta della sorgente Valle Reale di Popoli e San Benedetto in Perillis.
Colella afferma:
“Abbiamo il sospetto, fondato, che la Regione sulla Valle Reale stia attuando due pesi due misure Se non si dovesse bloccare l’attività, ci sarebbe la certezza. Le proroghe che peraltro a noi non sono state concesse, sono scadute e della gara non si conosce l’esito. E’ evidente che la Regione è in grosse difficoltà”.