MONTESILVANO, 21 febbraio – Un diverbio per il mancato accordo sul pagamento di una visita ad un cane degenera e il veterinario viene aggredito dal padrone. E’ accaduto a Montesilvano, in un ambulatorio veterinario di via Vestina. 

Il professionista, sabato sera, attorno alle 22, ha raggiunto l’ambulatorio dopo essere stato chiamato per un’urgenza. Ad attenderlo c’era il cliente, con il suo cane, un esemplare di grossa taglia.

Tra i due, secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, ci sarebbe stato un diverbio sui tempi del pagamento della visita e il cliente avrebbe afferrato il veterinario al collo, scaraventandolo a terra e provocandogli delle ferite al mento.

Subito dopo i fatti, il professionista, che era con un assistente, ha accusato un malore ed è svenuto.

Nell’ambulatorio sono intervenuti il 118 e i militari dell’Arma.

I Carabinieri della Compagnia di Montesilvano – al loro arrivo il cliente si era già allontanato – hanno ascoltato veterinario ed assistente e ricostruito i fatti. Sarà il professionista, ora, a dover presentare, eventualmente, una querela contro il cliente.

Sull’episodio interviene l’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi), la quale ricorda, “in considerazione dell’aumento delle aggressioni fisiche e verbali all’interno di strutture veterinarie private”, di essersi rivolta ai ministeri dell’Interno e della Salute denunciando l’accaduto.

“Le strutture veterinarie – si legge sul notiziario dell’associazione – sono presidi sanitari autorizzati e i medici veterinari che vi esercitano svolgono prestazioni di pubblico servizio e utilità sociale”.

L’Anmvi, quindi, chiede, tra l’altro, misure di vigilanza pubblica, inasprimento delle pene per violenze ai danni di un medico veterinario, campagne di sensibilizzazione come quelle promosse a favore dei medici oggetto di episodi di violenza, sgravi di spesa e incentivi fiscali per le strutture che si dotano di sistemi di allarme e videosorveglianza, formule risarcitorie e di indennizzo.