Roseto, minaccia la moglie di spararle con il fucile: a processo per maltrattamenti
TERAMO, 22 febbraio – Insulti, offese, minacce di morte, schiaffi durante i litigi. Violenze fisiche e psicologiche che questo pomeriggio, al termine dell’udienza preliminare davanti al gup Domenico Canosa, sono costate ad un 63enne di Roseto il rinvio a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il processo a carico dell’uomo si aprirà a giugno.
L’uomo, era finito davanti al gup su imputazione coatta disposta dal gip ed era accusato di aver maltrattato la moglie in diverse occasioni con minacce, offese per futili motivi, percosse e prevaricazioni.
In un’occasione, in particolare, l’uomo l’avrebbe intimorita dicendole che le avrebbe sparato con il fucile, puntandole il dito sotto il mento a mo’ di intimidazione, mentre in altre occasioni l’avrebbe offesa ed umiliata minacciando di lasciarla senza mezzi di sussistenza economica.
Al termine delle indagini il pm aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo. Archiviazione che non è stata accolta dal gip che ne ha disposto l’imputazione coatta, con il fascicolo finito così in udienza preliminare. Adesso le accuse, dopo il rinvio a giudizio, dovranno essere provate a dibattimento.